Siamo stati fortunati con il tempo» così ha esordito in sindaco Paolo Micheli nel commentare “Noi Segrate 2023 Boom”, la festa cittadina che si è tenuta al Centroparco lo scorso fine settimana. E ripensando a quelle manifestazioni in passato segnate da un meteo poco clemente, il sole e il caldo da piena estate sono state molto apprezzati e hanno fatto sì che potesse prendere vita il ricco programma dell’evento. Tre sono stati gli ingredienti che, come ogni anno, non sono mancati.
Il primo si è tenuto al Centroparco, dove le società sportive e i gruppi di volontariato locali hanno allestito il proprio stand. «Questa è prima di tutto la festa delle associazioni» ha affermato il primo cittadino «Sono oltre duecento quelle iscritte all’anagrafe comunale e insieme contribuiscono a dare lustro alla città». E in questo spazio, ciascuna ha fatto conoscere la propria realtà attraverso dimostrazioni sportive ed esibizioni. In quest’area i protagonisti sono stati i bambini, che hanno potuto partecipare a diversi giochi, provare nuovi sport e divertirsi sui gonfiabili. Il secondo ingrediente, ed è proprio il caso di dirlo, è stato sicuramente il cibo, con l’enorme successo che ha riscosso l’angolo dello street food. Tenendo insieme tradizioni culinarie provenienti da tutto il mondo, il parcheggio di via XXV Aprile è stato preso d’assalto dai segratesi, e non solo, durante gli orari di pranzo e cena. La musica, infine, è stato il terzi elemento, una costante della festa, che si è aperta proprio con il concerto della fanfara del Comando della Prima Regione Aerea. Nel fine settimana, poi sul palco allestito al Centroparco sono anche saliti il coro polifonico femminile Philomela e gli allievi della Green music school. E come non parlare di Segrate suona, il festival musicale, che nelle tre serate dell’evento ha dato spazio a giovani talenti. Organizzato in collaborazione con Fermata giovani artisti, questa è stata una delle iniziative proposte dalla biblioteca. Al centro civico Verdi, infatti, è stato allestito un punto in cui i cittadini potevano donare una pianta per l’edificio, mentre sabato sera l’appuntamento è stato con la rassegna Futura e in particolare con Physicalpub e la loro osservazione guidata al telescopio. «La festa cittadina è un momento di relazioni e amicizie in cui Segrate, una realtà che durante l’anno è molto frammentata in quartieri, si riunisce in un abbraccio collettivo» ha proseguito Micheli «Il nostro non è un Comune dalla storia millenaria, è una città recente, ma bella perché così è la sua comunità». Comunità che all’interno della festa è stata celebrata durante la cerimonia di consegna delle Api d’Oro che si è tenuta sabato mattina. Ad assegnare questo riconoscimento ai sei segratesi selezionati è stato proprio il sindaco, affiancato dall’assessore agli Eventi Barbara Bianco e da Sabrina Galimberti in rappresentanza dell’ufficio Cultura. «Questa occasione è forse la più bella di tutta la festa» ha dichiarato Bianco «perché possiamo premiare i cittadini che con le loro capacità, la loro volontà e il loro cuore contribuiscono a rendere migliore la nostra collettività».
La prima ad essere stata chiamata sul palco è stata Alice di Luca, imprenditrice sordomuta che, con la sua Alis Focacceria, ogni giorno avvicina lo snack ligure per eccellenza al linguaggio dei segni. «Ringrazio i miei clienti e la mia famiglia» così sua madre Irene, visibilmente emozionata, ha dato voce alle sue parole espresse in Lis «Voglio dividere questo premio con mia mamma perché mi ha sempre supportato e aiutato a superare le difficoltà». Una lunghissima raccolta firme, invece, è stata presentata per insignire i coniugi Alberto e Angela Vecchio, residenti a Milano 2 dagli anni ‘70 e che da sempre sono attivi nella vita del quartiere, in particolare in quella della parrocchia. Essendo a Roma dai nipotini, a ritirare per loro il riconoscimento è stato il figlio Marco. L’Ape d’Oro è stata poi consegnata alla Scighera, la biblioteca di San Felice nata cinquant’anni fa dall’amore che sei amiche nutrivano per i libri. Nonostante le incombenze del tempo, l’unione fra queste donne è ancora molto forte: «Vogliamo dedicare questa onorificenza a Cristina e a Grazia, scomparse troppo presto» queste le parole di Anna Talentino, Luisella Allegrini ed Enrica De Bartolo. Quest’anno è stato premiato anche un volto storico della politica segratese: si tratta di Gianfranco Rosa,. Classe ‘35, da sempre impegnato nella tutela dei diritti di lavoratori, ha ricoperto più volte la carica di consigliere comunale ed è stato sindaco dal 1971 al 1974. Rosa ha ripercorso la sua vita ricordando le persone che hanno segnato la sua formazione: «Dedico la medaglia a mio papà Ambrogio che ha instillato in me i principi del vivere civile». Infine, è stato il turno di Mario Maccali, giardiniere in pensione che si è distinto per l’amore e l’attitudine che nutre per il suo lavoro, nonché per il suo impegno nel volontariato. Con molta ironia, si è inginocchiato sul palco e poi rialzandosi ha ringraziato i presenti.E arrivata la fine della festa, anche Micheli ha voluto esprimere parole di gratitudine: «Grazie a tutti gli uffici comunali, in particolare a quello della cultura e degli eventi, alla protezione civile e alla Misericordia che si sono messi in gioco per la buona riuscita dell’evento».
Chiara Fasoli