05 Dicembre 2022

Uno spazio per divertirsi con due consolle e duecento giochi da tavolo: a Segrate è diventato realtà il desiderio che tutti, da bambini, hanno espresso almeno una volta: una stanza piena zeppa di giochi. A giugno ha, infatti, aperto la Gaming Zone della biblioteca, un progetto che era in cantiere dal 2019 e che la pandemia ha rallentato senza però fermare.
Ma perché contemplare un luogo come questo a pochissimi passi dagli scaffali con i libri? A spiegarcelo è la bibliotecaria Emilia Covello: «L’obiettivo è quello di rendere la biblioteca un centro di aggregazione per l’intera comunità, racchiudendo tutte le espressioni culturali dei nostri tempi. Il gioco è un documento perfetto per il contesto: frutto di un raffinato lavoro creativo, custodisce una storia tutta da scoprire e offre una grande opportunità ricreativa, insieme ad un allenamento intellettuale».
Ciò vale anche per i videogiochi: sono elementi artistici, culturali e sociali. Trovarli fra film e volumi, cosa che dieci anni fa sarebbe stata una scelta di nicchia, è ormai una realtà sdoganata. Inoltre, contrariamente a quanto si possa pensare, la Playstation 5 e la Nintendo Switch non oscurano le numerose possibilità “analogiche” di svago. Anzi, il successo maggiore è proprio riscosso da un’altra coppia che si afferma come insostituibile, ovvero il tavolino da ping-pong e il biliardino. «È fantastico vedere che l’attenzione sia rivolta a tutti i giochi» prosegue entusiasta la bibliotecaria. «Proprio come per i romanzi, ci sono tanti generi: strategici, cooperativi, escape room».
Questo tesoro accattivante è il risultato di un attento processo di selezione, frutto della guida di fornitori specializzati e di numerosi confronti con bibliotecari del territorio che gestiscono esperienze simili. La principale fonte di ispirazione, però, è la Casa dei giochi, una struttura di Milano di cui si abbraccia la missione: valorizzare il momento ludico libero sia come passatempo sano, sia in qualità di attività formativa a livello comportamentale e culturale.
Lo speciale angolo segratese vuole essere un punto di incontro per tutte le generazioni: «Sin dall’inaugurazione, questo ambiente è stato animato da molti bambini, che, con gli amici o con la famiglia, vengono soprattutto in settimana per trascorrere in allegria i pomeriggi dopo la scuola» racconta ancora Covello. «E questo ci ha sorpreso molto perché ci aspettavamo l’adesione prevalentemente di adolescenti che, invece, nell’immediato, sembravano restii a venire. In realtà forse è un pubblico più difficile: ci vuole del tempo per costruire un rapporto di fiducia che li spinga a tornare regolarmente in un posto fino a sentire di appartenerci. Piano piano, però, si stanno avvicinando anche gruppi di ragazzi delle scuole medie. Inoltre, per il nuovo anno, il nostro obiettivo è quello di organizzare serate di apertura rivolte a un pubblico di giovani e adulti. Così presenteremo delle proposte di svago che richiedono partite più elaborate: abbiamo ancora molte sorprese da svelare».
In linea con questo programma, domenica pomeriggio si è avuto il grande debutto di Dungeons & Dragons, il leggendario gioco di ruolo che da decenni gode di un successo indiscusso. L’idea di portarlo fra le mura verdissime della Gaming Zone è stata di una sua giovane frequentatrice. Dal suggerimento, è nato un evento che non solo ha riunito gli appassionati, ma ha anche dato a molti la possibilità di affacciarsi a questo magico mondo. Ciò ha dimostrato come l’area non vuole essere legata a un palinsesto di attività organizzate solo da parte della biblioteca, ma si ha il desiderio di raccogliere tutti gli spunti di coloro che hanno piacere di partecipare.
Questa realtà si inserisce perfettamente nella vita culturale del centro civico Verdi, aprendo le porte sulle sue innumerevoli manifestazioni per tutta una nuova fetta della comunità, infatti, per poter giocare, bisogna avere la tessera della biblioteca. Gli orari di apertura sono dal martedì al venerdì dalle 14.30 alle 18.30, e il mercoledì e il giovedì anche la mattina dalle 10 alle 13, mentre il sabato è possibile andare dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.
Chiara Fasoli