11 Gennaio 2019

Immaginate di entrare al cinema di San Felice e di ritrovarvi magicamente in una chiesa gospel di Harlem. Ecco, questo è quanto accaduto alle oltre 200 persone che la sera del 18 dicembre sono andate ad ascoltare il concerto del coro Oh!rdinary People. Nato nel 2007 presso il Cpsm (Corsi popolari serali di musica del conservatorio di Milano), su iniziativa del maestro Manfredi Trugenberger, in poco tempo il gruppo è cresciuto fino a raggiungere un numero considerevole di componenti e un livello che, a giudicare dalla qualità del loro ultimo spettacolo, non ha nulla da invidiare ai cori professionistici. «Per me è stata una scoperta stupenda», racconta Ilaria Mainardi, titolare de L’Orchidea Viaggi di San Felice e membro del coro. «Mi sono avvicinata a questa realtà perché avevo l’esigenza di trovare qualcosa che mi appagasse davvero e che potesse fungere da veicolo per aiutare il prossimo».
Il progetto, infatti, da tanti anni ormai si occupa del sociale, partecipando a più iniziative volte a sostenere le persone emarginate e percorsi di allontanamento dalle piaghe che affliggono la società moderna. «Nella mia vita mi sono sempre spesa per aiutare il prossimo, tant’è che a un certo punto mi sono resa conto di aver bisogno di qualcosa che facesse stare bene anche me per poter dare di più in quello che facevo per gli altri», continua l’imprenditrice. «Inutile dire che nel gruppo Oh!rdinary People ho trovato tutto questo. Ho sperimentato su me stessa quello che la scienza dice da tempo, ovvero che il canto aiuta sia il fisico che la mente. Si riduce lo stress e la tensione muscolare, si impara a respirare in modo consapevole e regolare, e inoltre, secondo alcuni studi, viene rafforzato il sistema immunitario. Insomma, cantando ci si libera da tristezza, rabbia e paura». E, come se non bastasse, cantare in coro favorisce i legami interpersonali. «Niente di più vero», spiega Mainardi. «Siamo un gruppo molto affiatato nonostante molti si siano aggiunti solo negli ultimi mesi. Alcuni dei componenti entrati di recente sono persone che vivono e lavorano a San Felice da una vita e scoprirli così determinati e coinvolti in questo progetto è stata una bellissima sorpresa».
Un’esperienza mutualistica, dunque, un lavoro che appaga e che fornisce i mezzi per svolgere un ruolo sociale davvero importante. «L’intero ricavato del concerto di dicembre è stato devoluto a favore del centro antifumo dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano», prosegue. «Il coro Oh!rdinary People non è nuovo a gesti del genere, infatti ogni dicembre cantiamo per il progetto Anagaion della parrocchia San Luigi Gonzaga che offre pasti caldi ai senzatetto. Un’emozione grandissima che adoro condividere con tutti i membri del coro a cominciare da Manfredi Trugenberger, la nostra fantastica direttrice Loredana Casula, una vera grande professionista, i miei concittadini Gaetano Lama de La Caffetteria di San Felice, Raffaella Calabrese, Emanuela Bella e Lilian Esapa di Cocotte Jolie, e soprattutto tutti gli altri componenti del coro che mi hanno accolta nel gruppo permettendomi di far parte di una realtà così autentica e impegnata». Che dire, Oh!rdinary People è sicuramente uno dei progetti da seguire con più attenzione per l’anno appena cominciato, e non solo per le iniziative benefiche che amano organizzare ma anche per gli spettacoli musicali che riescono a mettere in scena. «Dovremmo ringraziare tantissime persone perché per il concerto del 18 si sono mobilitati in moltissimi», conclude Mainardi. «Dai sanfelicini che ci hanno dato una mano nell’organizzazione ad Anima edizioni, che ci ha gentilmente offerto il service per l’impianto, fino ad arrivare ai nostri fantastici solisti Andrew Xeniadis ed Emily Litta, due ragazzi straordinari».  
Mattia Rigodanza