27 Luglio 2021

C’è anche un po’ di Segrate alle Olimpiadi di Tokyo, grazie a Riccardo Sbertoli, palleggiatore della nazionale italiana che ha fatto il suo esordio nella sfortunata partita contro la Polonia, persa 3 a 0. Ma Ricky è stato decisamente il migliore degli azzurri come ripetuto più volte durante la diretta televisiva dall’ex campione Andrea Lucchetta, ora voce tecnica per la Rai, che l’ha anche apostrofato con l’appellativo di “Il leone di Segrate”. Riccardo, classe 1998, a soli 13 anni con la maglietta del Volley Segrate aveva già incantato tutti, al punto che 12 mesi dopo era già nel giro della prima squadra. L’allora direttore sportivo Fabio Lini ci confidava: “Un palleggiatore così forte e maturo a quest’età non si è mai visto in Italia. Questo ha una carriera pazzesca davanti”. E la sua previsione si sta avverando. Dal 2015, Ricky, come lo chiamano tutti, è approdato alla Power Volley Milano, mentre il prossimo anno vestirà la maglia del Trentino Volley. Nella sua giovane carriera, Sbertoli può già vantare un palmares di tutto rispetto a  partire dal titolo di miglior giocatore italiano under 15, nel 2013, proseguendo con 2 Trofei delle regioni, un titolo italiano under 15, uno under 19 e una Challenge Cup, conquistata proprio quest’anno. Dopo aver fatto la trafila in tutte le nazionali di categoria, l’approdo alla nazionale maggiore con la quale nel 2016 ha vinto la medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo, e ora l’emozione che ogni atleta sogna fin da bambino: le Olimpiadi. Complice l’infortunio del palleggiatore Simone Giannelli, Ricky ha trovato spazio nel sestetto e, nonostante il risultato di squadra negativo, personalmente ha sfruttato al meglio l’occasione.