15 Novembre 2019

Ha accoltellato alla gola un 79enne incrociato in un seminterrato dell’ospedale San Raffaele, solamente perché si era rifiutato di dargli dei soldi. Un fendente deciso, che non ha reciso la carotide solo per una questione di pochi centimetri. Ma quello che fa più scalpore, di una storia che ha già di suo dell’assurdo, è l’identità dell’aggressore: Antonio Cianci (foto d’epoca), 60 anni, ergastolano e nome noto alle cronache perché il 17 ottobre 1974 uccise un giovane metronotte e 5 anni dopo, il 9 ottobre 1979, assassinò a Liscate addirittura tre carabinieri che lo fermarono per un normale controllo serale, fuori dal carcere per un permesso premio. Cianci, ai tempi, era a bordo di un’auto rubata e non esitò a freddare i tre militari. Con questi precedenti, appare fin troppo ovvio che quanto accaduto sabato al nosocomio segratese inneschi una serie di inevitabili polemiche. Il 60enne, uscito in mattinata, doveva raggiungere la sorella a Cernusco grazie a un permesso premio di 3 giorni. E non era la prima volta che usufruiva di questi brevi attimi di libertà. Sabato sera, però, ha cambiato i suoi piani e non è mai andato a trovare la sorella. Ha indossato una mascherina bianca e nel seminterrato dell’ospedale ha affrontato la sua vittima, capitata lì perché si era persa mentre cercava una macchinetta del caffè. Quando l’uomo ha rifiutato di consegnargli i soldi, ha reagito con inaudita violenza, accoltellandolo alla gola, prima di allontanarsi come se nulla fosse. L’anziano si è trascinato per qualche metro, prima di essere visto da un altro visitatore che ha dato l’allarme. E così, mentre l’uomo è stato operato d’urgenza (le sue condizioni sono serie, ma non è in pericolo di vita), è scattata una vera caccia all’uomo, conclusasi una ventina di minuti dopo. Cianci è stato, infatti, individuato    da una volante alla fermata di un autobus, a Cascina Gobba. A incastrarlo, i pantaloni sporchi di sangue, il portafogli e il telefonino della vittima, ma anche la mascherina usata per la rapina e il taglierino. Non si era neppure preoccupato di disfarsene.