08 Novembre 2018

Il centro sociale Baraonda porta a Segrate lo sport popolare contro il razzismo, il sessismo e i rigurgiti neofascisti. Questo weekend, con il torneo di boxe “Pugni e Libertà”, giunto alla sua quarta edizione, lo sport prende una connotazione politica che cerca di abbattere le barriere sociali per dare a tutti la possibilità di imparare una disciplina e divertirsi rispettando l’avversario. «A Milano esiste una rete di palestre popolari aderenti al coordinamento nazionale Cappa, che contiene realtà provenienti da Bologna, Torino, Bergamo, Firenze e altre città italiane», spiega Sergio Malatesta, promotore del progetto. «Lo scopo è quello di mobilitare questi spazi affinchè svolgano il ruolo di togliere i ragazzi dalle strade e avvicinare allo sport anche chi non può permetterselo per motivi economici. Ovviamente tutto è inquadrato in un contesto politico di forte antagonismo». Gli incontri, pur mantenendo un buon livello tecnico, si svolgono senza KO e non hanno scopo di prevaricazione sull’avversario.