Salgono a 47 i morti, sono già 10 i deceduti della seconda ondata

L’emergenza sanitaria continua a essere sempre più un incubo anche per Segrate. Gli ultimi numeri sono infatti davvero impietosi: attualmente 618 segratesi sono positivi al Covid e tra loro 18 sono ricoverati in ospedale, il doppio rispetto a settimana scorsa. Ma anche i decessi fanno preoccupare. Ai 37 della prima ondata, infatti, se ne sono aggiunti altri 10 di queste ultime settimane E purtroppo si teme che questi dati siano ancora destinati a crescere nei prossimi giorni.

“La mappa che ci ha fornito Ats” spiega il sindaco Paolo Micheli “fa percepire perfettamente quanto il virus si stia diffondendo velocemente. Nessun quartiere è risparmiato, tornano a salire i contagi all'interno delle residenze per anziani, molto frequenti quelli tra i componenti dello stesso nucleo famigliare. Dove è possibile, e so che è difficilissimo, occorre quindi la massima attenzione anche tra le mura di casa soprattutto quando tra i conviventi ci sono persone anziane”.

Intanto Ats ha comunicato che la campagna vaccinale contro l'influenza stagionale per gli over 65 non inizierà prima del 23 novembre, quando i medici di medicina generale avranno ricevuto tramite le farmacie le dosi per i loro assistiti. Fino a quel momento potranno essere vaccinate solo le persone più a rischio.

“Come Comune abbiamo garantito la possibilità di utilizzo del salone del centro civico di Redecesio e l'auditorium del centro civico Verdi” prosegue il primo cittadino. “Spazi ampi e gestibili per evitare contatti ravvicinati tra pazienti, dove effettuare le vaccinazioni e anche i tamponi rapidi quando i medici saranno attrezzati per farli. La parrocchia di Milano 2, che ringrazio, ha dato la disponibilità di un suo ampio locale. Siamo tutti a conoscenza delle enormi difficoltà che Regione Lombardia sta attraversando per avviare questa importante campagna vaccinale. Verrà il tempo dell'assunzione delle responsabilità per questa disastrosa disorganizzazione, ora però lasciamo da parte le polemiche e rimbocchiamoci tutti le maniche con serietà”.