21 Settembre 2018

Il tam tam è partito lo scorso martedì su internet. Un presunto caso di legionella registrato alla Torre Tre, a San Felice, ha messo in apprensione numerosi abitanti del quartiere residenziale. Ad alimentare i timori, un volantino  distribuito proprio nell’edificio in questione, con il logo dell’amministratore dello stabile, datato 18 settembre, in cui l’oggetto lasciava pochi dubbi: allarme legionella. E nelle poche righe di comunicato si diceva di “non usare l’acqua dei rubinetti a causa di segnalazione di presenza del virus della legionella”.  La notizia è giunta inevitabilmente sia alle orecchie dell’amministrazione comunale che del condominio centrale di San Felice. E il caso, fortunatamente, si è sgonfiato in pochi attimi. Nel giro di poche ore il supercondominio ha pubblicato una lettera sul suo sito tramite la quale faceva chiarezza: un caso di legionella si è effettivamente registrato, ma a luglio. Questo il testo che ridimensiona l’intera vicenda: “Nel condominio sono state effettuate le analisi, ed è stato individuato il batterio all’interno dell’impianto di produzione Acs (acqua calda sanitaria), esclusivamente ascritto a tale condominio periferico, in data 19/07/2018. In attesa di ulteriori approfondimenti che sono in corso, finalizzati alla risoluzione definitiva e alla prevenzione futura in tutte le sottocentrali del quartiere, si informa che tutti gli impianti riqualificati prevedono un sistema di regolazione che permette il trattamento anti legionella, e che nell’immediato presente è stata data indicazione al gestore degli impianti di provvedere da subito al controllo delle corrette impostazioni utili a tale scopo. Nessun pericolo per quanto riguarda l’acqua fredda, fornita e monitorata. Vi invitiamo a non procurare falsi allarmi, peraltro sanzionabili dall’autorità giudiziaria”. L’assessore alla Scuola, Gianluca Poldi, ha anche telefonato al dirigente scolastico per rassicurarlo: gli alunni possono bere l’acqua del rubinetto senza correre alcun pericolo.