23 Novembre 2020

Nei giorni scorsi ha preso piede soprattutto sui social una polemica legata alla possibilità che il Natale dei segratesi potesse non essere illuminato. I fautori del “vogliamo le luci in strada” appoggiavano la loro tesi in particolare facendo riferimento ad alcuni Comuni limitrofi, come Pioltello e Cernusco, che hanno già fatto sapere che le luminarie non mancheranno e in alcuni casi sono già state perfino installate.

Per fare chiarezza sulla posizione che prenderà l’amministrazione comunale, è intervenuto il sindaco Paolo Micheli. Riassumendo: le luci ci saranno ma non sarà una Segrate illuminata stile New York. “Voglio tranquillizzare tutti” ha spiegato il primo cittadino “L’albero in piazza, le luci proiettate sul Centro Verdi e, per la prima volta, su Cascina Commenda ci saranno, così come le luminarie in strada che presto arriveranno. Ma saranno più sobrie, con costi molto contenuti, rispettosi delle difficoltà economiche, e non solo, di questi mesi. Lo dico subito: non ci saranno per tutti i quartieri, ma cercheremo di fare il possibile per creare un clima di festa e prometto fin da ora che recupereremo i prossimi anni”.

Il motivo per cui il Comune ha deciso di intraprendere questa strada è spiegato sempre da Micheli: “Il Comune di Segrate in questi mesi difficili ha fatto alcune scelte precise. Due esempi su tutti. Investire sulla scuola e sulla socialità dei nostri studenti: il tempo prolungato, che abbiamo confermato fino a fine dicembre, con i presidi ragioneremo su come procedere dopo le festività di Natale, consente ai bambini di stare insieme e, al tempo stesso, alle famiglie una maggiore tranquillità organizzativa, ma ha un costo di 80mila euro al mese. E poi abbiamo deciso di sostenere i negozi di vicinato e le piccole imprese, cancellando la parte variabile della Tari a commercianti e privati che hanno sofferto maggiormente le misure per contenere il coronavirus, E questi sono solo due esempi, in un contesto molto difficile nel quale come è noto si muove il Bilancio del nostro Comune”. Insomma, come conclude il sindaco: “Abbiamo scelto la solidarietà, abbiamo scelto di puntare sulle famiglie e sui nostri ragazzi. Stiamo facendo scelte di sobrietà e buonsenso e stiamo rivedendo le nostre priorità”.