19 Ottobre 2018

Mercoledì sera i segratesi hanno gremito il centro civico Verdi, per assistere all’assegnazione dell’Ala d’oro per la cultura, che l’amministrazione comunale ha voluto conferire a Moni Ovadia. La motivazione? Il suo prodigarsi a favore della memoria e della conoscenza di tradizioni che stanno alle radici dell’Europa, l’impegno contro l’ideologia fascista, la sua capacità di coniugare musica di alto profilo e racconto con una tensione etica costante e per avere rivestito il ruolo di intellettuale impegnato con levità e insieme profondità. Incalzato dalle domande di Gianluca Poldi, assessore alla Cultura, Ovadia ha incantato la platea e strappato applausi continui. Questa la sua definizione della parola cultura: «Quell’insieme di sapere e di capacità, di visione e di progetti che ti permette di scegliere dove vuoi andare e di non subire il mondo».