04 Giugno 2021

A seguito delle indagini avviate per il decesso di Claudio Romanoni, 25enne di segratese, che quasi un anno fa, precisamente il 5 agosto 2020, era precipitato dal sesto piano di uno stabile, dopo avere trascorso la mattina nell’appartamento di un suo amico. stamani i carabinieri della compagnia di San Donato Milanese hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare, consistente in tre custodie in carcere e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, emessa dal gip. su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 4 persone, 3 italiani e uno straniero, per i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Dagli accertamenti eseguiti e dal sopralluogo tecnico scientifico effettuato, era emerso che il giovane, aveva perso l’equilibrio mentre tentava di scavalcare il balcone dell’appartamento per entrare nel pianerottolo del ballatoio ammezzato. L’autopsia aveva, invece, confermato che aveva assunto cocaina di pessima qualità ceduta da un pusher locale. Le indagini hanno permesso di risalire allo spacciatore, un italiano 40enne. In seguito intercettazioni telefoniche e numerosi pedinamenti hanno consentito di far emergere l’esistenza di un gruppo criminale dedito alla gestione di una fruttuosa piazza di spaccio di cocaina a Segrate, Peschiera Borromeo, Pioltello e Cernusco sul Naviglio. Il gruppo agiva seguendo una precisa organizzazione diretta dallo straniero, che si occupava anche del confezionamento e di custodire la droga. Con lui agivano due pusher, il primo appunto il 40enne, il secondo un 38enne italiano, che consegnavano la droga, fungevano anche da vedette per segnalare la presenza di forze dell’ordine nella zona e rifornivano lui e altri soggetti magrebini, appostati nei campi, di cibo, bevande, sigarette e altri generi di consumo. La quarta persona indagata, anch’egli italiana di 41 anni,  classe 1980, sottoposto alla presentazione alla polizia giudiziaria, ha avuto un rapporto di collaborazione con gli altri membri fornendo contatti e concorrendo in alcune cessioni di sostanze stupefacenti. L’inchiesta ha permesso inoltre di apprendere che molti acquirenti si lamentavano della pessima qualità della droga. I due pusher italiani, classe ’81 e ’83, sono stati tradotti al carcere di San Vittore, l’italiano classe 1980, sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, ha l’obbligo di dimora nel Comune di Senago, mentre lo straniero al momento è latitante. Le forze dell’ordine lo stanno cercando senza sosta.