16 Novembre 2018

Suo nonno era il proprietario della prima libreria giuridica di Como, proprio accanto al tribunale. Inevitabile, quindi, per lei essere cresciuta tra migliaia di volumi impilati tra gli scaffali. Da lì a pensare che anni dopo sarebbe diventata titolare di una piccola libreria in via Scutari, una traversa della multietnica via Padova, c’era però ancora di mezzo una vita. Che andiamo a raccontare.
Occhi vispi, sorriso che contagia e ciuffo ribelle alla Capitan Harlock, suo idolo da bambina (altro che Barbie), lei è Mariana Marenghi, due lauree nel cassetto, una in Lettere e l’altra all’Accademia delle Belle Arti in Comunicazione creativa per i beni paesaggistici, madre di due splendidi bambini, Virginia e Falco, compagna di Massimo, scenografo e allestitore di interni. Fino a pochi anni fa gestiva un’agenzia di comunicazione che faceva lanci editoriali online per piccole realtà. Un lavoro che le piaceva e che le assorbiva parecchio tempo. Fino a quando, nel 2016, è nato Falco. «Per iniziali problemi di salute di mio figlio ho dovuto fare avanti e indietro tra gli ospedali e sono stata costretta a sospendere il mio lavoro. In compenso ho letto tanto, tantissimo», racconta Mariana. E qui è scattata in lei una molla, un piccolo tarlo che ha iniziato a roderle il cervello: «Mi sono accorta che, per quanto mi piacesse il mio lavoro, non ero più contenta. Sentivo la necessità di leggere e scrivere e così ho creato un mio blog. www.ladradilibri.com. Dopo soli 9 mesi i lettori mi tempestavano di richieste e di consigli sui libri da leggere. A quel punto ho capito cosa volevo fare della mia vita: va bene Facebook, va bene Instagram, ma io volevo aprire una libreria che trattasse generi noir, gialli, crime e fantastica».
Piccolo problema: trovare uno spazio adeguato. «A maggio si è liberato un piccolo spazio, un magazzino che era di mia suocera. Ebbene, quello spazio ora è il Covo della ladra» prosegue Mariana. «Devo ringraziarla perché mi ha concesso quell’area in comodato d’uso gratuito. Restava il problema dei soldi per avviare la libreria. Parlare con le banche metteva paura. A quel punto un po’ con i miei risparmi, un po’ con l’aiuto di Massimo, che ha fatto i lavori di ristrutturazione necessari, abbiamo accelerato, ma mancava ancora qualcosa». Ed ecco il colpo di genio (non certo l’unico per chi la conosce) di Mariana: aprire un crowdfunding. «Ho chiesto aiuto ai miei follower e ai residenti del quartiere. Ebbene, la risposta è stata meravigliosa. È vero che l’unica libreria della zona aveva chiuso 10 anni fa, ma mai mi sarei aspettata una risposta così straordinaria. In pochi mesi abbiamo raccolto circa 4mila e 300 euro, e pensare che ne avevo chiesti 3mila. Eravamo pronti».
Il resto è attualità. E che attualità. Nel novembre 2017 la piccola saracinesca del Covo (gli affezionati lo chiamano solo così) si alza per diventare un vero e proprio fenomeno culturale. «Sto vivendo un’esperienza intensa» prosegue Mariana. «Sono circondata da entusiasmo e richieste, in uno scambio continuo di pensieri e idee. I lettori, gli scrittori e gli amici che passano qui entrano proprio in un Covo. Giriamo il mondo stando fermi». A proposito, da dove nasce il nome della libreria? «Lavoravo in produzione a Sky. Uno sceneggiatore non riusciva a trovare dei documenti su Michelangelo per un servizio. Ho fatto presente che avevo dei manoscritti al riguardo, ma non mi hanno creduto. Quando li ho portati alla loro visione quasi non mi credevano. Da lì nacque la battuta che facevo la ladra di libri. E il passo successivo è stato quello di usare il nome Covo della ladra prima per il blog e poi per il negozio».
In questi 12 mesi in libreria sono stati organizzati oltre 100 eventi, ma il Covo non è solo uno spazio fisico, bensì anche virtuale. Ogni incontro ha la sua diretta Facebook che conta 3mila iscritti, mentre i follower su Instagram sono 2mila. «Conosco i modi e i toni dei social media dove viene premiata la spontaneità e la naturalezza. Non metto filtri e non raccontiamo bugie. Questo piace e funziona», confida Mariana. «E poi abbiamo creato due tipi di presentazioni che funzionano: la colazione in libreria del sabato mattina dove si può ascoltare uno scrittore, bevendo caffè e mangiando un croissant, e l’aperitivo letterario delle 18.30». Che le formule funzionino non è così scontato. Ci vuole inventiva. Ad esempio lo scorso sabato c’era la presentazione di “Il cinese”, il nuovo romanzo di Andrea Cotti. E Mariana ha pensato bene di sostituire cappuccio e cornetti con ravioli al vapore e altre prelibatezze orientali. Poi non stupiamoci se uno scrittore del calibro di Donato Carrisi a Milano fa firmacopie ovunque, ma l’unica presentazione ufficiale la tiene al Covo.
Ma quali sono le peculiarità, che coincidono poi con i vanti, di questo posto? Mariana ne individua quattro: «La prima è che siamo visti come un punto di riferimento per il quartiere e per la città. Non a caso anche il sindaco Sala è venuto da noi a presentare il suo libro. La seconda è che non mi lascio influenzare troppo dal mercato editoriale. Amo la grande editoria, che fa un lavoro eccellente, ma non dimentico mai gli autori indipendenti dove si trovano vere pepite d’oro. La terza è che, pur essendo una libreria indipendente non ci dimentichiamo del mercato. Infine, la quarta, è l’uso dei social media: qui ho unito le mie due anime, cioè la conoscenza dei sistemi di comunicazione e l’amore per i libri. E mi sono accorta che questa è una marcia in più».
Proprio tre settimane fa il Covo della ladra ha compiuto un anno e l’ha fatto in modo originale: «Ho chiesto a 12 autori, che sono passati di qui in questi 12 mesi e che mi hanno aiutato a crescere, un regalo: un racconto. Li ho poi riuniti e ho creato un libro: “Ladri a Milano”. Tutto il ricavato andrà in beneficenza a Medici volontari italiani onlus, una splendida realtà nata proprio in via Padova che merita tanta attenzione e che mi è sempre stata vicina». E siccome l’appetito vien mangiando, ecco che il Covo sarà presente anche a Book City. «Gli organizzatori hanno eletto “MirroMirror - Libri ai confini con la realtà”, il programma che abbiamo realizzato, a Polo telematico, ed è davvero una grande soddisfazione», conclude Mariana. Una tre giorni, a partire da oggi, venerdì 16 novembre davvero ricco. Il programma lo potete consultare sul sito internet della libreria.