08 Luglio 2020

Se c'è una costante comune alle vite di un po' tutti noi, è la necessità di avere una valvola di sfogo in grado di purificarci dallo stress accumulato e restituirci energia positiva. Lo sport ne è un esempio perfetto ed è anche una delle dimensioni forse maggiormente intaccate dalla situazione che abbiamo vissuto e stiamo vivendo: isolamento, lockdown, restrizioni, distanziamento sociale. Il mondo delle attività sportive, fatto di socializzazione, condivisione, contatto e gioco di squadra, si è ritrovato congelato per mesi e adesso, finalmente, può riaprire gradualmente le sue porte. Certo, non senza difficoltà; sono proprio gli operatori del settore a raccontarlo. “Abbiamo fatto tornare in campo i nostri tesserati da circa due settimane, non appena è stato possibile” ha spiegato Michele Izzo, vicepresidente della scuola calcio Polisportiva Città di Segrate. “Durante questi mesi di isolamento forzato abbiamo organizzato molte attività virtuali per tenere vivi lo spirito del gruppo e il legame tra i ragazzi, ma ovviamente non vedevano l'ora di rivedere i loro mister e tornare a giocare davvero. Per ora le sedute sono esclusivamente di allenamento individuale. Grazie all'impegno dei nostri istruttori abbiamo ripensato a programmi ed esercizi ad hoc, su misura per ogni annata, che non prevedano alcun contatto tra gli atleti; inoltre, nuova normalità alla quale si stanno abituando anche i più piccini, la prassi ora vuole che i ragazzi arrivino già pronti per entrare in campo e che igienizzino le mani con il gel, prima e dopo l'attività”.

Spogliatoi chiusi, sanificazione della palla e degli ambienti al termine delle sedute di allenamento e autocertificazione da rinnovare ad ogni ingresso. È il denominatore comune nel panorama della ripartenza dei diversi sport. “Da quando hanno dato il via libera per la preparazione in palestra, con le nostre ragazze stiamo facendo un paio di incontri a settimana al centro sportivo Crespi, a Lambrate, in modo da alleggerire un po' la società dal carico per quanto riguarda la gestione delle disposizioni e l'acquisto dei dispositivi sanitari necessari” ha detto Massimo Marchiori, presidente del Volley Segrate. “Le ultime linee guida dispongono la sanificazione degli spazi e del pallone a ogni cambio gruppo, oltre ad imporre un minimo di un metro e mezzo di distanza tra le ragazze in campo, altrimenti si rende necessario l'uso della mascherina. Obbligatorio anche il lavaggio delle mani con gli appositi gel. Noi siamo pronti e carichi, la volontà di riprendere a pieno regime c'è tutta e la nostra speranza è che si torni alla normalità quanto prima; il problema è che in questo sport molte squadre sono strettamente legate alle palestre scolastiche e dunque dobbiamo attendere che si delinei con chiarezza la situazione scuola, per poter fare delle previsioni su settembre”.

E grande spirito di adattamento si è reso indispensabile non solo per la ripartenza degli sport di squadra. “Noi abbiamo riaperto la nostra palestra il 15 giugno e ripreso l'attività solo per gli adulti, con tutte le limitazioni e restrizioni imposte dal protocollo” ha spiegato Luca Mulas, papà delle due giovanissime promesse del pugilato Christian, 16 anni, e Tommaso, 11 anni, maestro e fondatore della Segrate Boxe. “L'accesso per ora è consentito a un massimo di 15 persone, previo controllo della temperatura e disinfezione delle mani. Inoltre ciascuno sanifica gli attrezzi dopo ogni utilizzo, gli spogliatoi sono chiusi e tutti devono cambiare le scarpe prima di accedere alla sala. Una volta dentro poi i ragazzi si allenano ben distanziati e svolgono esercizi di preparazione senza alcun contatto. Abbiamo dovuto, per il momento, eliminare qualsiasi lavoro in coppia; facciamo quello che possiamo attendendo il 10 luglio, data per cui sembra in previsione un allentamento delle restrizioni che dovrebbe permetterci il lavoro corpo a corpo. Per quanto riguarda il rientro di bimbi e giovani, preferiamo agire con la massima cautela e aspettare settembre”. Insomma, questa volta la qualità fondamentale da saper allenare sembra proprio essere l'ottimismo. “Avevamo moltissimi appuntamenti in calendario tra eventi, tornei e campionati, così come tanti ragazzi di spicco che si stanno avvicinando al professionismo e che sono ansiosi di riprendere la preparazione: non aspettiamo altro e abbiamo tutti tanta voglia di tornare alla normalità” ha concluso Luca.

Il terreno è ancora un po' troppo scivoloso per fare previsioni certe e stilare programmi, ma qualche azzardo ufficioso c'è già: per quanto riguarda la pallavolo i campionati di serie C dovrebbero partire l'8 novembre e il Volley Segrate, che a breve andrà in pausa estiva, si ridà appuntamento a settembre per aprire un nuovo capitolo. Ripresa post vacanze programmata anche per la Polisportiva Città di Segrate, per i primi dello stesso mese, con giornate di leva calcio, partite, iniziative e nuovi piccoli iscritti.

Eleonora Pirovano