18 Marzo 2020

In questi giorni gli appelli a rimanere a casa si stanno moltiplicando. Arrivano da politici, medici, giornalisti, atleti, attori, cantanti e tantissime altre persone che, più o meno, hanno un’influenza sulla gente. Eppure sembra che proprio la “gente” non voglia capire l’importanza di non riversarsi in strada, se non per reali e improrogabili necessità.

E proprio per questo motivo, anche la 32enne segratese, Elena Criscuolo, recentemente riconosciuta come miglior giovane virologa italiana (recentemente premiata dalla Fondazione Carlo Erba che ha erogato un contributo per il suo progetto biennale sugli anticorpi che normalmente il corpo umano produce in caso di infezioni virali) ha voluto lanciare la sua accorata richiesta ai suoi concittadini e connazionali di rispettare l’ordinanza che chiede un sacrificio necessario per rallentare, e successivamente fermare, l’epidemia del Covid-19. L’ha fatto con un video che si può trovare su YouTube. “Non è una banale influenza e l’informazione non sta ingigantendo il problema” le parole di Criscuolo. “Per le normali influenze abbiamo vaccini e farmaci estremamente efficaci, per questo virus a oggi non abbiamo in mano nulla. L’unica cosa che vi si chiede di fare e che bisogna fare è la prevenzione che si traduce con lo stare a casa. E’ l’unico modo per arrestare questa catena infinita di contagi. Il sistema sanitario nazionale è estremamente sovraccaricato. Molte persone che potrebbero superare questa patologia con qualche giorno di terapia intensiva o qualche giorno di ricovero ospedaliero non può farlo e si aggrava irrimediabilmente perché non ci sono posti in ospedale. Bergamo ha un numero di contagiati superiore a intere regioni come il Lazio e le Marche. Quindi per favore state a casa, anche se siete anziani, e che magari vi possa interessare poco ammalarvi o meno, vi assicuro che la morte da coronavirus non è piacevole. Si è coscienti fino alla fine, e da soli fino alla fine, e si muore per soffocamento. E ai giovani dico lo stesso: state a casa anche voi. Non è vero che non vi ammalate, ci sono casi documentati”.