24 Gennaio 2020

Ci sono anche le firme dei sindaci di Cernusco, Peschiera, Pioltello e Segrate tra quelle degli 82 primi cittadini della Città Metropolitana milanese, che in settimana hanno fatto pervenire una lettera all’assessore regionale alla Mobilità, Claudia Terzi, per chiedere di rivedere i tagli previsti alle risorse destinate all’Agenzia del trasporto pubblico locale. Si parla di 3 milioni e 400mila euro per il 2020, destinati ad arrivare addirittura a poco meno di 18 milioni nel 2025. Questo rischia di vedere cancellato l’aumento previsto, che si aggira intorno al 17%, dei servizi da erogare ai Comuni di Città Metropolitana. «In una fase di incremento della domanda di trasporto pubblico, di richiesta di potenziamento dei servizi e di maggiore qualità per rispondere alle esigenze dei cittadini e alle criticità dell’inquinamento» commenta il sindaco di Cernusco, Ermanno Zacchetti, «una riduzione così importante causerebbe disagi e conseguenze negative per tutti coloro che utilizzano il mezzo pubblico come alternativa a quello privato». Sulla stessa lunghezza d’onda il pari ruolo di Peschiera, Caterina Molinari: «Sono assolutamente contraria a questa scelta della Regione e, insieme ai miei colleghi, cercherò di contrastarla nelle sedi competenti. I nostri trasporti vanno difesi e potenziati in un’ottica sostenibile. Noi stiamo lavorando in questa direzione». Questo invece il pensiero del primo cittadino di Pioltello, Ivonne Cosciotti: «Ormai le città diventano ogni giorno sempre più interconnesse e pensare di tagliare sui trasporti è un suicidio, non tanto politico quanto per lo sviluppo vero di una comunità che vuole definirsi in evoluzione. A Pioltello sabato ricorderemo i due anni dal disastro ferroviario. Avrei sperato in riflessioni politiche “alte” di altro tenore». Chiude il sindaco di Segrate, Paolo Micheli: «Una decisione incomprensibile da parte del governatore Fontana e della Lega, che diminuirà inevitabilmente l’efficienza del servizio e che impatterà negativamente sulla qualità delle nostre vite e dell’aria che respiriamo. Le persone a fronte di corse e linee inefficienti, sceglieranno ancora l’auto».