09 Giugno 2017

«È inaccettabile il modo col quale l’amministrazione comunale ha deciso la soppressione delle linee del trasporto scolastico 5 e 8. Non hanno tenuto conto dei genitori, che dovrebbero avere per lo meno voce in capitolo quando si parla di bambini». Così esordisce Graziana Susca, residente del quartiere dei Mulini a capo di un gruppo di mamme. «Ci sono famiglie che hanno iscritto i loro figli alle medie Leopardi e Sabin, forti del fatto che avrebbero potuto usufruire del servizio, per poi sentirsi dire il 5 maggio che non sarà più a loro disposizione. Poi ci hanno detto che ci sarebbe stata una comunicazione direttamente alle famiglie coinvolte e invece l’unica cosa che hanno fatto è stata incontrare le associazioni dei genitori che non conoscevano le nostre problematiche», spiega Susca. A questo poi si aggiungono le motivazioni date dall’assessore alla Scuola Gianluca Poldi, per il quale la cancellazione delle linee private mira anche a responsabilizzare da subito i bambini delle medie, che per questo gruppo di madri sono assolutamente inconcepibili. «È compito dei genitori educare i figli, gli assessori devono permetterci di decidere cosa è meglio o peggio per loro», ribadiscono in coro. Secondo loro c’è anche il fatto che a quell’età i bambini sono troppo piccoli per andare in giro da soli e prendere mezzi pubblici privi di sistemi di sicurezza come le cinture. «Non ci sentiremmo sicure e chiediamo un incontro per discuterne», conclude Susca. Questa la risposta dell’assessore ai Trasporti Viviana Mazzei: «Le comunicazioni sono state tardive perché abbiamo dovuto aspettare i nominativi degli iscritti in prima media dalle scuole. Stiamo valutando tantissime opzioni che comprendono anche aziende esterne ad Atm, perchè al momento la cittadinanza spende più di 100mila euro all’anno per i trasporti di questi ragazzi, cosa che nei Comuni limitrofi non succede. Sull’aspetto pedagogico della nostra decisione sono d’accordo con le mamme, l’amministrazione non vuole sostituirsi a loro, ma dare un indirizzo educativo per cui la sostenibilità dei trasporti è importante. Avremo modo di discuterne nell’incontro indetto per il 14 giugno».
Mattia Rigodanza