22 Aprile 2022

Il Comune ha messo a disposizione della Caritas gli alloggi presso il comando di polizia locale per ospitare profughi ucraini che non hanno parenti in Italia o non sono ancora stati assegnati a qualche famiglia che ha deciso di aiutare queste persone. Si tratta di tre camere con bagno, un salottino, uno spazio mensa e una cucina.
Tramite una convenzione di comodato d’uso gratuito spetterà all’associazione Farsi Prossimo gestire l’accoglienza dei profughi in questi locali pubblici, sistemando gli arredi, occuparsi della pulizia, della mediazione linguistico-culturale, di eventuali interventi educativi e di qualsiasi altra necessità dovesse emergere. «Era il minimo che potessimo fare, oltre a sostenere e facilitare l’integrazione di donne, uomini e bambini nelle nostre scuole e nelle nostre vite quotidiane» le parole del sindaco Paolo Micheli.
Attualmente sono 122 i profughi accolti in città, di cui un’ottantina presso famiglie mentre altri si sono ricongiunti a parenti o connazionali che vivevano già a Segrate. «Sul versante della gestione dei prosfughi siamo davanti a momenti decisamente delicati» prosegue il primo cittadino, «perché la convivenza non è sempre facile nonostante le buone intenzioni e i buoni sentimenti che la animano. Abbiamo a che fare con persone impaurite che da un giorno all’altro hanno dovuto abbandonare le loro vite e il loro affetti per rifugiarsi in un Paese fondamentalmente sconosciuto. Ma anche chi ospita ha dovuto modificare le proprie abitudini e, al di là del meraviglioso gesto di solidarietà compiuto, sente il peso di questa grande responsabilità. Bisogna però andare avanti e il compito di tutta la comunità, della politica e delle istituzioni è quello di mantenere i riflettori accesi e cercare nuove soluzioni. Da qui la decisione come giunta di concedere i tre alloggi del comando alla Caritas».