13 Luglio 2018

Giovedì scorso si è tenuto il secondo incontro tra la delegazione dei residenti di Tregarezzo e gli assessori Roberto De Lotto (delega al Territorio) e Barbara Bianco (delega alla frazione). Obiettivo: cercare di capire insieme come utilizzare i 5 milioni di euro ottenuti, in seguito al futuro arrivo del nuovo Intermodale alle spalle del rione, per opere di mitigazione ambientale e a interesse pubblico. Di questa cifra, la metà potrà essere investita con una scelta comune, l’altra metà per opere già stabilite, ma sempre in funzione di ridurre al massimo l’impatto che la struttura porterà sul territorio. Ecco le principali richieste dei residenti e la replica dei due assessori. Rimborso per svalutazione immobile, sostituzione infissi, zanzariere e installazione aria condizionata: i fondi non si possono utilizzare per interventi in abitazioni private, quindi si sta valutando la possibilità di agire come fece Milano per il cantiere metropolitana, istituendo un fondo da assegnare proporzionalmente alle famiglie in grado di esibire pezze giustificative rispetto agli interventi adottati privatamente. Variazioni della circolazione, tra cui il doppio senso del controviale di via Rivoltana: verificato con gli appositi uffici, tecnicamente non fattibile. Installazione di telecamere nel quartiere: fattibile e già in atto in alcuni quartieri cittadini. Installazione di autovelox: il suo utilizzo viene già effettuato con la presenza di una pattuglia, ma la possibilità di averne uno fisso segue una normativa nazionale ben precisa e deve essere autorizzato dal prefetto (a cui è stata comunque inoltrata richiesta), sulla base di un indice di incidentalità che Tregarezzo non presenta. Livellare le attuali dune: progetto fattibile e in via di ultimazione, attuabile immediatamente nel momento della copertura finanziaria. Barriere antirumore: la competenza è di Città Metropolitana che non sembra abbia le possibilità finanziarie di intervenire e per questo il Comune sta ragioniando su una “barriera” costituita da alberi di alto fusto, sicuramente più gradevole anche alla vista. Una notevole distanza tra le case e il parcheggi dei camion: il progetto prevede che la sosta dei tir avvenga a ovest e si produca fino al limitare delle case. In prossimità delle ultime due residenze non sono previste attività con carriponte o comunque comportanti rumore visto che tutte queste operazioni si svolgeranno all’altezza del Luna Park. Il Comune ha comunque comunque fatto pressione affinché gli ultimi 20 stalli, quelli in prossimità delle abitazioni, venissero stralciati o non utilizzati. Cura del futuro parco e del giardino esistente: trattandosi di beni pubblici sarà affidata al Comune, così come la loro manutenzione. «In attesa della disponibilità di cassa, l’amministrazione si è attivata nelle fasi progettuali per concretizzare preventivi di spesa, modalità tecniche di realizzazione e verifiche normative necessarie alla realizzazione delle opere condivise con il comitato delegato», concludono i due assessori.