24 Maggio 2019

Lo Sporting Club di Milano Due cambia volto mantenendo i valori di professionalità e trasparenza che l’hanno sempre contraddistinto, e si rinnova da cima a fondo tra responsabilità manageriale e lavoro collettivo. «La nostra è una realtà molto ampia e articolata, composta da un consiglio dei soci, un consiglio che tiene le fila della società immobiliare che gestisce la struttura e molte commissioni che si occupano di suddividere il lavoro per far fronte a tutte le attività che portiamo avanti», spiega Gabriele Bacchini, da quasi  20 anni alla presidenza del Club. «Nonostante la mia lunga esperienza di amministratore e manager, avviare un percorso di rinnovamento così strutturato e radicale in grado di mantenerci al passo coi tempi non è stato facile. Abbiamo l’abitudine di non prendere alcuna decisione a meno che non sia condivisa all’unanimità da tutti i 14 consiglieri, e infatti ci abbiamo messo quasi 3 anni a elaborare un piano decennale di manutenzione ordinaria, straordinaria e di rinnovamento che mettesse d’accordo tutti. Alla fine, però, ce l’abbiamo fatta e, nonostante la crisi economica ci abbia un po’ rallentati, i risultati ora iniziano a vedersi». E come dargli torto. Nuovi spogliatoi super accessoriati, sauna, bagno turco, zona fitness totalmente rinnovata con attrezzature all’avanguardia e un palazzetto dello sport tirato a lucido che non ha niente da invidiare agli sporting club inglesi. Per non parlare della zona ristorante che, grazie a una società di esperti del settore e a un accordo per radicali ristrutturazioni, è quasi pronta ad aprire i battenti in tutto il suo splendore. «Abbiamo lavorato nel modo che ci ha sempre contraddistinti, ovvero mettendo da parte eventuali interessi personali e lasciando che fossero i soci a indirizzare, tramite appositi sondaggi e consulti, l’opera di rinnovamento», racconta Bacchini. «Il nostro è un club basato sul nucleo familiare, ed è per questo che ci lavoriamo affinchè tutte le fasce d’età si sentano accolte e coccolate. Con più di 2mila soci abbiamo bisogno di creare un ambiente confortevole che miri alla socializzazione e alla condivisione. Nel nostro centro, infatti, si possono trovare attività culturali e ricreative di ogni tipo, dagli aperitivi filosofici ai salotti intellettuali, dai tornei di bridge e burraco fino alle feste e agli eventi a tema». Tutto questo sembra reggersi su un bilancio difficile da far quadrare, ma in realtà tutta la gestione è portata avanti nella più completa trasparenza ed efficacia. «Abbiamo ancora a disposizione grande liquidità e non siamo mai stati in perdita in tutti questi anni», dichiara Pia Selva, braccio destro del presidente e del direttore Marco Gatti. «Negli anni abbiamo aumentato sempre più le attività e i corsi a disposizione dei clienti senza che questo influenzasse il costo delle quote. Abbiamo saputo risparmiare molto, costruendo pozzi per l’irrigazione e l’acqua potabile, e rendendoci autosufficienti dal punto di vista energetico. Questo ci ha permesso di modificare profondamente la struttura, rendendola anche completamente accessibile a disabili e anziani, e di aggiungere sempre nuovi servizi come il medical fitness, che fornisce assistenza sanitaria completa a chiunque la richiedesse, e corsi specifici di acquafitness, danza e arti marziali. Che dire, siamo soddisfatti del lavoro fatto fino a ora e siamo sicuri che faremo sempre meglio».  
Mattia Rigodanza