31 Luglio 2020

Il “Restarting community spaces - Urban regeneration of Segrate city center”, o più semplicemente il concorso per la riprogettazione strutturale e funzionale del centro cittadino, indetto dal Comune a livello internazionale, è giunto alla sua ultima fase e proprio questa mattina, venerdì 31 luglio, al centro civico Verdi, ha visto svelata l'identità del progetto vincitore tra i 48 complessivi in gara e dei suoi progettisti: Pierpaolo Ricatti, Marcello Tavone, Luca Catalano e Maurizio Milan. Un bando molto articolato e decisamente ambizioso, alla cui realizzazione l'amministrazione sta lavorando da circa 2 anni con lo scopo di gettare lo sguardo oltre confine e poter così attingere ad un patrimonio di idee il più possibile stimolanti, innovative e dallo spirito europeo.

“È stato un lavoro assolutamente nuovo per noi e per gli uffici comunali, fatto di procedure complesse e rigide, ma abbiamo fortemente voluto questo concorso” ha commentato l'assessore al Territorio Roberto De Lotto. “Un tema presente sul nostro tavolo da quando ci siamo insediati è quello dell'attenzione agli spazi pubblici, quelli dedicati alla comunità; l'importanza della piazza centrale. Dunque la prima sfida era proprio trovare elementi che potessero ben caratterizzare una piazza civica contemporanea con la volontà di farlo aprendoci a un contesto più ampio rispetto a quello strettamente locale, ancor più alla luce dell'emergenza sanitaria che stiamo vivendo e che ci spinge inevitabilmente ad aprire un dibattito per ripensare e ricalibrare gli spazi collettivi”.

L'intera opera, del valore di circa 15 milioni di euro e che vedrà la costruzione di una nuova scuola primaria innovativa e sostenibile oltre che di un comparto residenziale, è molto più che il rifacimento di un'area del centro città; si tratta di un vero e proprio restyling concettuale, studiato per vivere gli spazi in modo intelligente, polifunzionale, e per creare punti di aggregazione eterogenea tra la popolazione. “Il concorso ha avuto un grandissimo successo e tra tutte le proposte progettuali visionate, abbiamo scelto quella che secondo noi meglio riusciva a coniugare la necessaria progettazione dell'edificio scolastico con la ridefinizione di un intero settore edile nel cuore della città” ha spiegato il professor Francesco Infussi, presidente della giuria incaricata, entrando poi nel merito del progetto che si è aggiudicato il primo gradino del podio. “La scuola qui è molto interessante, è pensata come un edificio dall'aspetto quieto, quasi domestico, con struttura a corte e ampi corridoi comuni. Al piano superiore prevede delle grandi terrazze. Altro elemento che ci ha colpito di questo progetto è che non destina un'area in maniera esclusiva al mercato cittadino, ma più che altro vede un sistema di spazi pubblici aperti, molto alberati con pavimentazione adatta a più funzioni e quindi praticabili tutto l'anno e per diverse attività. Gli edifici residenziali sono pensati in modo da ospitare, ai piedi, negozi e uffici così da mantenere sempre vivo il quartiere e non creare isole che si svuotano in determinati orari”.

Ora che il concorso si è ufficialmente concluso, grazie anche al fondamentale supporto economico offerto da Westfield, ai preziosi rendering raffiguranti il futuro del centro cittadino non resta che attendere di varcare le porte del consiglio comunale e, dopo le dovute azioni burocratiche, vedranno pezzo per pezzo la loro realizzazione.

Eleonora Pirovano