24 Maggio 2019

Nei giorni precedenti la polemica con la Lega per la decisione di utilizzare quell’area a giardino pubblico, spostando l’insediamento commerciale previsto dalla precedente amministrazione alle porte del Centroparco. E sabato il brutto tempo, giusto per cercare di guastare il taglio del nastro del nuovo parchetto all’angolo tra via Fratelli Cervi e la Cassanese, davanti al centro culturale islamico, intitolato ad Antonio Megalizzi, il 29enne giornalista, convinto europeista, assassinato  lo scorso dicembre a Strasburgo durante un attentato terroristico.
Nonostante il maltempo, la cerimonia si è comunque tenuta e ha registrato la presenza di numerose autorità e cittadini, a partire dai genitori e dalla sorella di Antonio che non ha voluto mancare, proseguendo con alcuni parlamentari bipartisan. A dare il benvenuto ai presenti sono state le note della Fanfara del Comando Prima Regione Aerea, diretta dal Maestro Antonio Macciomei.
«Le piante con cui abbiamo iniziato ad arredare questo parco sono ancora piccole, giovani, ma cresceranno» le parole del sindaco Paolo Micheli.«Come ci auguriamo continui a crescere l’Unione Europea, nonostante le critiche e le difficoltà, nonostante chi vuole ridurne le competenze o addirittura uscirne. Per fare di questo parco uno spazio europeo, abbiamo dedicato a ciascuno dei ventotto Stati che oggi compongono l’Unione uno di questi alberi. C’è anche quello dedicato alla Gran Bretagna, per ora. Anche questo è un gesto di ottimismo, di speranza, di apertura. Vorremmo che il giardino Megalizzi fosse un luogo di vita e di unione, e abbiamo pensato di dedicarlo ad Antonio, perché, pur non avendolo incontrato di persona, l’abbiamo conosciuto e apprezzato nei racconti come un uomo pieno di speranza, di idee e di voglia di costruire un futuro migliore per i ragazzi e le ragazze della sua generazione». Micheli ha anche speso parole di affetto per i familiari di Antonio: «Hanno accettato di fare un trasferimento non breve per essere qui, in questa giornata così fredda e piovosa, e per questo, li ringrazio di cuore».