15 Febbraio 2019

Una cerimonia davvero toccante quella che si è tenuta lunedì mattina al giardino di via Grandi in occasione della Giornata del Ricordo, per commemorare i martiri delle foibe e dell’esodo Giuliano Dalmata. Presente il sindaco Paolo Micheli, alcune istituzioni e associazioni cittadine e il segratese Piero Tarticchio, presidente del Centro di Cultura Giuliano-Dalmata. «Non ci sono gli italiani del 25 aprile e quelli del 10 febbraio, italiani del nord e quelli del sud, italiani che credono nell’Europa e altri che credono nella Padania, italiani che credono nella difesa degli ultimi e altri che dicono prima gli italiani: ci sono momenti e luoghi dove deve esserci solo l’Italia» le parole del primo cittadino. «I massacri delle foibe fanno parte della storia dell’Italia e degli italiani. Diverse migliaia di persone, tra cui anche donne e bambini, furono trucidate tra il 1943 e il 1945, gettate spesso ancora vive nelle fosse carsiche. C’è chi è sparito e non se ne è mai saputo più nulla. Una tragedia che l’anno scorso, visitando di persona quei luoghi, oggi diventati musei a cielo aperto, ho toccato da vicino. Oggi vogliamo far sapere ai parenti delle vittime di allora, che l’Italia non si dimenticherà mai di loro e della storia». Sempre lunedì, ma alle 18, al centro civico Verdi si è invece tenuta la presentazione del libro di Tarticchio intitolato “Maria Peschle e il suo giardino di vetro”. Si tratta di un volume dedicato, come dice lo stesso autore, “a quelli che scappano, a tutti gli esuli del mondo dispersi come foglie dal vento della storia”.