Caratterizzato da colori e schiamazzi, il carnevale è considerata la festa dell’allegria per eccellenza. Tutti si recano a balli in maschera e sfilate variopinte, cercando di liberare la fantasia e di catturare un po’ di felicità. Per un giorno si può essere ciò che si desidera, abbandonando la realtà, ed è concesso di fantasticare e divertirsi. I festeggiamenti del carnevale hanno un'origine molto lontana, probabilmente nelle feste religiose pagane, in cui si faceva uso delle maschere per allontanare gli spiriti maligni. Con il cristianesimo questi riti persero il carattere magico e rituale e rimasero semplicemente come forme di divertimento popolare.
I nostri ospiti ricordano volentieri questa ricorrenza, soprattutto quando erano bambini non vedevano l’ora arrivasse questo giorno per fare festa in allegria. I travestimenti di un tempo erano fatti con abiti che c’erano in casa, magari appartenenti ai genitori o ai fratelli maggiori. Nelle famiglie più agiate invece, c’era la possibilità che la mamma cucisse un abito su misura per l’evento. Bambini, ragazzi, adulti e anche anziani per carnevale si travestivano con gli abiti vecchi, da spose, da zingare e si truccavano il viso con il carbone per non farsi riconoscere, con la carta velina rossa bagnata e con il lucido per le scarpe. Il travestimento consisteva soprattutto nell’inversione dei ruoli: le femmine si mascheravano da maschi, i maschi da femmine, i giovani da vecchi e via dicendo. Così agghindati, a gruppi, girovagano per le strade del paese ed entravano in molte case portando una nota di allegria e di spensieratezza: recitavano filastrocche spiritose, raccontavano qualche barzelletta, facevano degli scherzi e in cambio del loro buon umore ricevano uova, vino, frutta secca o fresca oppure qualche soldino o qualsiasi altra cosa i padroni di casa possedessero. Soltanto dopo molti anni comparvero i carri allegorici che allietavano il giorno di festa e tutti si ritrovavano in piazza per divertirsi insieme.
Per mantenere viva le tradizioni popolari anche quest’anno la Residenza Anni Azzurri Melograno di Cassina de Pecchi ha organizzato nella settimana di carnevale alcuni eventi, tenendo conto delle nuove regole e dei nuovi protocolli riguardanti il covid 19. Già nelle scorse settimane si sono allestiti dei piccoli laboratori creativi formati da circa 4-5 ospiti, dove confezionare addobbi da appendere in tutta la struttura per renderla un luogo di festa; in particolari i nostri ospiti hanno creato delle maschere e dei festoni colorati. Si sono anche ricordate insieme ai residenti le tipiche maschere regionali che sono state poi appese nel salone delle feste. La festa di carnevale rispetto agli anni precedenti è stata organizzata nei diversi piani del reparto ricordando l’importanza di mantenere le dovute distanze, senza però dimenticare di far divertire gli ospiti della Residenza. Ad allietare l’evento ci sono stati canti e balli da parte delle educatrici Domenica Pasqua e Maria Santoro, che hanno creato un’atmosfera di allegria. Durante la festa sono state servite le tradizionali chiacchiere che hanno addolcito ogni palato; hanno contribuito anche gli operatori dei piano che si sono prestati ai travestimenti più strani, a rendere la giornata indimenticabile. Un momento davvero emozionante è stato vedere negli occhi degli anziani la gioia e l’emozione di poter tornare a divertirsi e rallegrarsi. Un’emozione, quella che si è respirata in queste giornate, che è stata molto contagiosa e ha reso sia gli ospiti che gli operatori stessi più allegri e sereni, sopratutto in questi momenti di difficoltà. Il mese di febbraio nella residenza Anni Azzurri Il Melograno si è aperto con un momento molto importante, infatti, sono stati somministrati a operatori e ospiti il tanto atteso vaccino contro il covid 19. Questo ha ridato la speranza di poter ritornare al più presto a una vita normale e alla speranza di poter riabbracciare i propri cari.