10 Novembre 2017

 “Voglio aria la sera e consumazione di vino e castagne in compagnia,
perché ognuno conta una storia e insieme viene l’armonia.”

(Rocco Scotellaro)

Quando si parla di castagne, si parla anche di tradizione… di ricordi dell’infanzia, di profumi, atmosfere e racconti che sono strettamente legati a questo frutto meraviglioso, così ricco di gusto ma soprattutto così radicato nella vita del nostro territorio e della sua gente. Per questo nel mese di ottobre, ormai da qualche anno, si organizza “ La Festa delle castagne”, evento molto atteso dagli ospiti della Residenza “Anni Azzurri Il Melograno”. Chiacchierando con gli ospiti della residenza, ci siamo infatti resi conto che il momento della raccolta delle castagne, la loro preparazione  e conservazione rappresentavano un forte momento di unione e condivisione delle famiglie, che spesso vivevano le une accanto alle altre nelle cascine e nei cortili dei paesi. Alcuni dei nostri anziani ci hanno raccontato di quando tutte le famiglie, soprattutto quelle contadine, tra settembre e ottobre andavano a raccogliere le castagne nei boschi, armate di gerle, sacchi e cestini che venivano riempiti allegramente. La castagnata era un vero e proprio momento di socializzazione e di svago all’aria aperta che coinvolgeva tutti, dai bambini agli adulti  agli anziani. Oltre a questo aspetto ludico c’era anche il fatto che il castagno con i suoi frutti era in grado di sfamare intere famiglie. La castagna era definita il “pane dei poveri” e i nostri ospiti ci hanno testimoniato  che delle castagne non si buttava via nulla: il frutto “buono” era nutrimento per l’uomo,  quello “guasto” nutrimento per gli animali, le scorze raccolte e conservate si usavano l’anno successivo per alimentare il fuoco, le foglie secche diventavano calda e comoda lettiera per il bestiame nelle stalle. Il legname stesso serviva a riscaldare i casolari e diventava materia prima per costruzioni e attrezzi di uso quotidiano. Questo legame dei nostri anziani con la tradizione contadina ci invita ogni anno a riproporre la “Festa delle castagne” come festa del ricordo. Come d’abitudine, nei giorni che precedono l’evento, abbiamo creato insieme ai nostri ospiti degli addobbi a tema per allestire la sala della festa. Inoltre abbiamo realizzato anche i tradizionali coni di giornale per raccogliere le caldarroste. La Festa è stata allietata dalla musica  e dalla voce del cantante Alex Serrafino, ormai conosciuto e apprezzato dai nostri ospiti. Tra balli e canti e il profumo delle caldarroste, i nostri ospiti hanno potuto degustare un’ottima merenda con strudel di mele, torta dei compleanni e tanto vin brulè. Numerosa è stata la partecipazione di parenti e amici che hanno molto apprezzato l’atmosfera che si è respirata durante il pomeriggio. Anche i nostri ospiti si sono mostrati felici e sereni di poter rivivere il clima e la gioia dei momenti passati in famiglia e di ripercorrere con la memoria emozioni e sentimenti mai sopiti. La festa ci ha introdotti nel tempo d’autunno in cui  continueranno a svolgersi gli incontri programmati dell’Università della Terza Età, con altre 4 lezioni che spazieranno dalla Letteratura alla Storia dell’arte e ai Viaggi  culturali.  Nel mese di novembre per quattro settimane proporremo anche gli incontri di “Masterchef Junior”, durante i quali i bambini della Scuola Materna, insieme ai nostri ospiti, prepareranno i tipici biscotti natalizi. Molto atteso è il nuovo progetto realizzato in collaborazione con la Scuola Media di Cassina de’ Pecchi, che vedrà coinvolte due classi di terza media. Questa proposta sarà articolata in otto incontri, nei quali ci sarà uno scambio generazionale tra preadolescenti e anziani, con diverse modalità di confronto, che ha vari obiettivi, tra cui il più importante è di creare col territorio legami sociali significativi. Vi diamo  appuntamento al mese prossimo con nuove iniziative e la gioia di potervele raccontare!