13 Luglio 2018

Alla RSA San Rocco, con l’arrivo dell’estate il giardino si popola di ospiti e parenti i quali hanno la possibilità di passeggiare sotto il caldo sole e il dolce venticello estivo, potendo godere del contatto con la natura in un contesto sicuro e idoneo ad agevolarne il recupero psico-fisico e il mantenimento e rafforzamento delle attività residue.
Il giardino risulta essere il luogo perfetto per rilassarsi, riflettere, meditare, contemplare e discutere, pertanto ogni giorno succede che i diversi operatori tra cui Asa, educatori e fisioterapisti accompagnano a piccoli gruppetti gli ospiti a passeggiare favorendo una stimolazione dei 5 sensi che la natura stessa offre.
Tutto ciò consente di percepire suoni, rumori, odori, profumi e gusti, che stimolano la vista e la percezione tattile e favorisce il benessere.
A tal proposito è stato pensato e attuato dalle educatrici della RSA un laboratorio sensoriale che stimoli i 5 sensi per gli ospiti affetti da deterioramento cognitivo di grado moderato o severo.
Il progetto prevede di comprendere e/o rimembrare il mondo circostante: dal punto di vista visivo si invitano gli ospiti a osservare ciò che è intorno a loro, dal piccolo al grande, da ciò che è vicino a ciò che è lontano, da ciò che è facilmente visibile a ciò che si mimetizza o si nasconde: forme, colori, dimensioni, movimenti, contorni.
Non si tratta solo di guardare le cose che ci circondano o che ci vengono proposte, ma anche di riconoscerle e denominarle.
Con il tatto, invece, si “guarda con le mani” o volendo con tutto il corpo poiché si può sentire il calore, percepire la differenza di superficie delle cortecce, o tastare materiali e superfici diversi fino a provare a riconoscere a occhi chiusi oggetti nascosti dentro una scatola. Fornire molteplici esperienze tattili possono creare momenti piacevoli all’ospite nonostante la pelle in età avanzata diventa meno elastica e quindi meno sensibile.
Fondamentali sono anche gli odori della natura e gli stimoli odorosi a cui vengono sottoposti gli ospiti attraverso la diffusione di aromi, essenze oppure  profumi emanati da oggetti reali come arance, mele, piante o fiori freschi. Perciò si invita a percepire informazioni olfattive dall’ambiente, da piante o fiori collocati lungo il sentiero, invitando  l’ospite anche ad accarezzarle e ad avvicinare il naso per sentire la loro essenza o sottoponendoli, a occhi chiusi, a captare e a capire l’odore delle diverse spezie quali basilico, rosmarino, lavanda ecc.
L’olfatto è uno dei primi sensi che si sono sviluppati, e la parte del cervello che elabora i suoi segnali è una delle più antiche. Gli aromi innescano ricordi o desideri che sono in grado di influenzare in modo subliminale gli esseri umani.
Invece, il tratto del percorso riservato all’udito si suddivide in 2 momenti, il primo è l’auscultare i suoni della natura, del vento che soffia, lo stormire delle foglie, il fruscio dei propri passi e il canto degli uccelli. In un secondo momento si può optare con l’ascolto di canzoni da loro conosciute per poi cantarne dei pezzi insieme.
In ultimo, ma non per ordine di importanza, resta il senso del gusto, momento piacevolmente atteso dagli ospiti. Per questo momento occorre avere a portata di mano prodotti commestibili che possano far riscoprire il gusto degli alimenti e riportare alla mente la differenza dei 4 sapori fondamentali quali dolce, amaro, salato. Ci si diverte in particolar modo a indovinare quale frutto si stia assaggiando senza guardarlo.
La stimolazione sensoriale stimola esperienze piacevoli e un senso di benessere nella persona incidendo positivamente sull’umore, sulla serenità, sull’allegria o la tristezza poiché induce uno stato di rilassamento riducendo lo stress percepito.

Angela Marghella (educatrice)