08 Novembre 2019

La notizia si è diffusa recentemente sui giornali e sul web, facendo tirare un sospiro di sollievo ai numerosi cittadini con vecchie cartelle esattoriali per debiti relativi alla tassa automobilistica.
Invero, la Legge di Bilancio 2019 con il suo Decreto Fiscale aveva già introdotto lo stralcio totale dei vecchi debiti fino a 1.000 euro accumulati nel periodo tra il 2000 e il 2010.
In particolare, l’articolo 4 del citato Decreto Fiscale prevede espressamente l’annullamento automatico delle cosiddette “micro-cartelle” relative a debiti di importo residuo fino a 1.000 euro risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010. Non essendoci però nella norma citata uno specifico riferimento alla tassa automobilistica, la cosa ha creato sino ad oggi non pochi dubbi e perplessità circa l’estensione dello stralcio totale e automatico ai vecchi debiti collegati al bollo auto.
Diverse sono state infatti le contestazioni di pagamento degli arretrati da parte delle Regioni, e altrettanti sono stati i ricorsi presentati da parte degli automobilisti innanzi alle Commissioni Tributarie.
A dirimere definitivamente i contrasti è recentemente intervenuta la Commissione Tributaria Regionale Marche che con la sentenza n. 692 del 16 settembre 2019 ha espressamente confermato l’applicabilità della disposizione normativa in commento anche alla tassa automobilistica, a nulla rilevando la natura del credito e il soggetto creditore.
Di conseguenza, per quanto concerne i giudizi ancora pendenti, i cittadini possono stare tranquilli, lo stralcio automatico del credito, infatti, fa venir meno l’oggetto del giudizio che dovrà quindi essere dichiarato estinto dal giudice per cessata materia del contendere.
Tra i “mini” debiti che verranno eliminati, oltre alle multe stradali, vi potrà essere ad esempio la tassa sui rifiuti, la vecchia Ici, l’Irpef, il canone Rai e, come recentemente confermato, il bollo auto.
E allora come funziona la cancellazione del bollo auto? Se vengono soddisfatti tutti i presupposti necessari per lo stralcio, questo dovrebbe operare automaticamente d’ufficio, senza dunque costringere i contribuenti a farlo dichiarare dal giudice a seguito del ricorso.
Ai contribuenti, pertanto, non resta che verificare l’estinzione del debito consultando la propria posizione debitoria all’interno dell’area riservata nel sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.


Avv. Andrea Pratelli