17 Maggio 2019

Buongiorno cari lettori, oggi parleremo di una problematica molto comune che affligge l’arto superiore, più precisamente l’articolazione del polso.
Stiamo parlando della Sindrome del tunnel carpale. La prevalenza del problema riguarda circa il 5.8% nella popolazione di sesso maschile e quasi il doppio in quella di sesso femminile (10%). Dal 2005 a oggi la diagnosi di tunnel carpale è cresciuta e per questo motivo vogliamo informare i segratesi in che modo poter gestire al meglio il problema. I sintomi tipici sono una sensazione di intorpidimento, formicolio o dolore localizzato su almeno due delle prime tre dita della mano (pollice, indice e medio) senza la presenza di dolore al palmo; le presentazioni cliniche a volte possono discostarsi leggermente dai sintomi classici ed è compito del buon specialista porre la problematica in diagnosi differenziale con altri disturbi e farsi guidare dagli esami strumentali prescritti dal medico, al quale spetterà la diagnosi. Una recente linea guida pubblicata sul “Journal of Orthopaedic and Sport Physical Therapy” mostra come la chirurgia non sia l’unica via terapeutica percorribile e che spesso si preferisca intervenire precedentemente con l’approccio non chirurgico, il quale in molti casi risulta curativo. L’evidenza scientifica raccomanda di intervenire primariamente sulle abitudini lavorative e sulle attività che sovraccaricano il polso come per esempio: utilizzo di mouse e tastiera. È utile inoltre indossare durante la notte un tutore che ponga l’articolazione in posizione neutra, applicare del calore superficiale e scegliere una terapia basata sulla diatermia per avere un sollievo dai sintomi a breve termine. Le tecniche di terapia manuale, che possono essere eseguite dall’osteopata e dal fisioterapista, e gli esercizi di stretching del polso, studiati dal fisioterapista, risultano efficaci nella gestione dei sintomi del tunnel carpale. Solamente quando tutto questo non funziona, sarà necessario intervenire chirurgicamente.