13 Settembre 2019

Buongiorno cari lettori, siamo tornati dalle vacanze pronti per parlarvi di una problematica molto diffusa: “il dolore femoro-rotuleo” ovvero quel sintomo che insorge anteriormente all’articolazione del ginocchio in sede retro-rotulea o peri-rotulea. I pazienti colpiti da questo tipo di fastidio sono sia giovani che anziani, con un prevalenza maggiore nel sesso femminile. Il dolore viene descritto dai pazienti come trafittivo e improvviso e può perdurare nel tempo. Spesso insorge durante l’esecuzione di movimenti come: salire o scendere le scale, saltare, correre, fare uno squat, ma anche stare seduti per molto tempo. Il perdurare del dolore spesso diminuisce la qualità della vita, la capacità funzionale della persona e aumenta ansia e paura. Il motivo dell’insorgenza è multifattoriale, sebbene una delle principali cause risulta essere una minor forza dei muscoli: estensori del ginocchio, estensori dell’anca, abduttori e rotatori esterni dell’anca. Di recente il Journal of Orthopaedic and Sports Physical Therapy ha redatto una linea guida informativa riguardo i migliori interventi per questo tipo di problema e poiché lo Studio Oiram è in continuo aggiornamento vogliamo condividerla per aggiornare anche voi. Eseguire esercizi di rinforzo per la muscolatura del ginocchio e dell’anca risulta essere l’intervento più efficace nel breve, medio e lungo termine sul dolore. A questo possono essere associati altri interventi come: il taping rotuleo, la terapia manuale (manipolazioni di ginocchio, rotula e lombare), le solette correttive e l’agopuntura, senza voler sostituire queste ultime con l’esercizio. Nello sportivo può essere utile studiare la cinematica del passo, con il fine di migliorare quegli atteggiamenti che sovraccaricano il ginocchio.