25 Ottobre 2019

Il libro di Alberta Mantovani “Alle radici dell’anima” (edizione Tecniche Nuove) è già alla sua terza edizione e continua a riscuotere grandi consensi e riconoscimenti. Abbiamo avuto il privilegio di ospitare l’autrice in occasione del Tè Letterario di settembre allo Sporting Club di Milano 2.
Temi forti e toccanti, che investono la sfera affettiva ed emotiva di ognuno di noi, sono stati trattati da Mantovani con il garbo e la delicatezza che vanno oltre la professionalità, delineando i contorni di una   forte e armonica empatia con il mondo che la circonda.
Della lunga e coinvolgente intervista vi riportiamo alcuni passaggi.
Cosa sono le Costellazioni familiari?
«Il nome è suggestivo, ma non ha nulla a che fare con i pianeti.
Semplicemente porta l’attenzione sul nostro microcosmo interiore: le  relazioni, aiutando a riconnetterci alle nostre radici e ritrovare la forza e la dignità per andare avanti.
Molte vite sono complicate da rapporti tormentati in particolare con membri della nostra famiglia attuale o d’origine. Si tratta spesso di situazioni complesse che si trascinano per anni creandoci una profonda sofferenza.
La mancanza o l’assenza del padre o della madre, ad esempio, è spesso la fonte dei nostri problemi più profondi.
E accade che non ci sentiamo al nostro posto, e non sappiamo perché, o ci ritroviamo a ripetere gli stessi errori.
Il metodo delle Costellazioni familiari, ideato dalla psicoterapeuta Bert Hellinger, unisce ciò che prima era diviso. In questo senso è al servizio della riconciliazione, soprattutto con i genitori. Ma non si limita alla famiglia, può essere utilizzato anche nel lavoro, per difficoltà finanziarie o di salute».
A volte si danno ai genitori delle colpe che  aiutano a mascherare le proprie debolezze. Cosa dobbiamo modificare nel nostro rapporto con loro, per vivere in armonia?
«Ho imparato che non esistono colpe, ma solo responsabilità. I nostri genitori ci hanno dato quello che potevano e talvolta non potevano fare altro che darci la vita. Per vivere in armonia è importante accettarli per come sono, o sono stati, dando loro un posto nel nostro cuore. Poi tutto si modifica. Un tempo c’era più armonia nella vita sociale delle famiglie perché si rispettavano gli ordini. Noi invece, figli della società del benessere, spesso ci sentiamo superiori ai nostri genitori, li critichiamo, li giudichiamo, dimentichiamo di rispettarli e li trattiamo, soprattutto quando sono anziani, come bambini, senza considerare la loro esperienza. È ora di cambiare prospettiva e di agire diversamente».
Oggi le donne vivono la casa come un punto d’appoggio. il concetto di nido da costruire e proteggere è poco vissuto.  “A casa ci si annoia. bisogna vivere all’aperto, andare altrove”. Cosa celano frasi del genere?
«Le donne, a differenza degli uomini, sono in grado di creare il nido ovunque. Se per esempio il partner si deve trasferire per lavoro, la compagna lo seguirà senza difficoltà e creerà il loro nido dove i figli potranno crescere in armonia. Per l’uomo è diverso perché l’uomo è più forte nel suo territorio, nella sua casa o nella casa comprata o affittata insieme. Se l’uomo va a vivere nella casa della donna si sentirà più debole.
Se la casa viene vissuta da una donna come “punto d’appoggio” e non come il tradizionale focolare dove prendere e dare nutrimento spesso c’è dietro un rapporto disturbato col femminile o con la madre. La casa è Madre.  In questo caso le costellazioni saranno di aiuto per rimettere armonia».
Accettare le famiglie d’origine e rispettarne la cultura e le tradizioni è uno dei  punti di forza per creare armonia e mettere ordine. Quanto valore hanno i nonni e il loro contributo?          
«I nonni sono una fonte d’amore. Ho notato che talvolta si salta una generazione cioè i nonni diventano molto più amorevoli con i nipoti di quanto non lo fossero con i loro figli anche perché si sentono più liberi. Spesso sono i nonni che insegnano l’amore ai piccoli soprattutto se le mamme sono assenti per lavoro. Loro hanno le stesse radici di quell’albero che ha generato nuovi germogli.
I genitori che hanno questa fortuna è importante che lo riconoscano e accettino con gratitudine la loro presenza che può solo aiutare a crescere nella pienezza i loro figli, sempre nel rispetto dei ruoli. Le tate o le baby sitter hanno un compito diverso, possono accudire e insegnare ma non possono essere le sostitute dei nonni. I nonni rappresentano la memoria e custodiscono e tramandano i ricordi. Spesso mi è capitato di vedere gli occhi lucidi di un adulto che si commuove ricordando un nonno».
Gli adolescenti, figli di separati, spesso penalizzano i genitori con il ricatto affettivo: “Se non mi assecondi vado a vivere con l’altro genitore e ti punisco.” Come ricreare armonia laddove la coppia si è sdoppiata?
«L’adolescenza è un momento di ribellione e bisogna aver pazienza. L’esempio dei genitori è fondamentale. È importante che ci sia armonia tra i genitori separati che dovrebbero dare messaggi univoci ai figli. È fondamentale sapere che quando si forma una nuova coppia occorre dare la precedenza ai figli avuti prima e poi a se stessa. Quando il padre riconosce e rispetta suo figlio in quanto frutto dell’unione precedente, e quando la nuova compagna del padre prende atto di questa priorità, l’amore della nuova coppia può crescere in armonia.  
Ho visto molti casi risolti con le costellazioni che sarebbe utile  conoscessero anche gli avvocati divorzisti. Quando l’amore fluisce è tutto più semplice».
Quanto è importante la figura maschile per un ragazzo che vive con la madre a causa di una separazione o di un lutto?
«Per un maschio è molto importante collegarsi al maschile per avere più forza. Nel caso di separazione è bene che frequenti spesso o addirittura viva, anche dagli otto in su, col papà.
Hellinger affermava con il tono deciso di chi vuole stupire: “Le mamme li possono rovinare… Questi figli inconsciamente prendono il posto del marito che non c’è…. Per smettere di essere un ragazzo e diventare uomo, dovrà collegarsi energeticamente a suo padre, suo nonno e al mondo degli uomini. È lì che troverà la forza di cui ha bisogno per uscire dalla sfera dell’influenza materna”.  Nel caso di una morte sarebbe opportuno che scegliesse una figura maschile di riferimento, meglio se in famiglia, o un insegnante o il padre di un amico di famiglia. Altrimenti il ragazzo crescerà più debole».
Le madri e i padri che hanno vissuto vuoti affettivi o situazioni di stress emotivi, purtroppo a volte tendono incosciamenti a farli rivevere ai propri figli. Si puo’guardare indietro con perdono e tenerezza per costruire un presente sereno?    
«È importante consapevolizzare che non possiamo dare ciò che non abbiamo ricevuto. Quindi nessuna colpa. Capita spesso che si ripetano le stesse situazioni, le stesse mancanze e si crei sofferenza. Il perdono è fondamentale ma talvolta non basta perché da soli non ce la facciamo. La buona notizia è che questo metodo è veloce, adatto ai tempi attuali ed è efficace».
Per contattare Alberta Mantovani
www.albertamantovani.org