08 Giugno 2018

In Italia 6,63 milioni di persone si impegnano gratuitamente per gli altri o per il bene comune: 4,14 milioni (7,9%) di italiani lo fanno all’interno di organizzazioni e 3 milioni (5,8%) individualmente (dati Istat 2013).
Chi sono le persone che danno energia al Terzo Settore? Nel mondo eterogeneo dei volontari che operano all’interno di associazioni sono stati distinti sette profili diversi.
I fedelissimi dell’assistenza (il 29,6 % dei volontari organizzati, 1.228 mila persone): dedicano mezza giornata alla settimana a chi ha bisogno di aiuto nel campo dei servizi sociali, della protezione civile e della sanità.
Le educatrici di ispirazione religiosa (il 25%, 1.036 mila persone): si dedicano alle attività educative e alla catechesi, un impegno settimanale vissuto come stile di vita.
I pionieri (il 13,6%, 561 mila persone): laici e istruiti, si impegnano per l’ambiente e la collettività ai margini delle modalità organizzative tradizionali.
Gli investitori in cultura (il 10,3%, 427 mila persone): mettono a disposizione competenze professionali specializzate e offrono supporto organizzativo per iniziative culturali e ricreative.
I volontari laici dello sport (l’8,9%, 368 mila persone): sono allenatori e dirigenti di associazioni sportive dilettantistiche.
I donatori di sangue (l’8%, 333 mila persone): per lo più maschi, occupati, genitori e in buona salute, fidelizzati all’associazione; si mettono a disposizione una volta al mese.
Gli stacanovisti della rappresentanza (il 4,6%, 190 mila persone): sono dirigenti e organizzatori di associazioni che si occupano di politica, attività sindacale e tutela dei diritti; per un terzo è un impegno a tempo pieno.
Ma non di sole associazioni vive il volontariato; il 5,8%, 3 milioni di italiani, si impegnano gratuitamente e individualmente offrendo un impegno, diretto e non attraverso le associazioni, per gli altri e per la collettività.
Anche in questo settore sono stati individuati quattro profili di volontari individuali.
Quelli che… danno una mano (il 34,2%, 852mila persone); quelli che... senza come si farebbe (il 28,4%, 707mila persone); quelli che … scelgono di fare da soli (il 27,6%, 688mila persone); quelli che… per donare scelgono di andare direttamente in ospedale (il 9,9%, 246mila persone).
Proprio per parlare di volontariato allo Sporting Club di Milano 2 si è organizzata una Tavola Rotonda con la partecipazione di quattro Associazioni: AVO Associazione Volontari Ospedalieri Onlus di Segrate, relatrice Clotilde Camerata Bogi membro del Consiglio Direttivo di Segrate, dell’AVO Lombardia e della FEDERAVO, Federazione AVO d’Italia; Associazione Voce Amica Onlus Milano, relatrice Barbara Bertani, Presidente; Associazione Arcobaleno Milano, relatore Gianfranco Montera, socio operativo; Associazione La Nostra Famiglia di Bosisio Parini, con la presenza dei ragazzi del centro di Formazione Professionale  accompagnati dalle insegnanti Laura Pozzoli e Anna Crimella.
Gli interventi dei relatori hanno dato voce e visibilità alle loro realtà operative. La testimonianza del loro impegno e il racconto di esperienze di un lungo percorso vissuto a diretto contatto con le difficoltà e le sofferenze di coloro che vivono momenti bui, hanno contribuito a rendere ancora più forte la percezione di quanto importante sia la disponibilità di persone che si fanno carico di una parte del fardello che la vita ha poggiato sulle spalle altrui.
Clotilde Camerata è una donna garbata e determinata che opera con grande serietà e consapevolezza all’interno dell’AVO, ricoprendo un ruolo prestigioso e molto impegnativo; con il suo intervento rende testimonianza di una realtà di volontariato dove la degenza in ospedale è alleviata dalla figura di questi “angeli bianchi” che si rendono disponibili per una carezza, una parola di conforto ma anche per svolgere mansioni organizzative e piccoli servigi.
Voce Amica a sua volta svolge la sua attività attraverso l’ausilio di volontari che assicurano una costante presenza telefonica 24h su 24h. La Presidente Barbara Bertani racconta le difficoltà che si devono affrontare nella gestione di turnover così impegnativi, ma parla anche di gratificanti risultati. I volontari devono avere valide competenze in vari settori per poter risolvere questioni a volte molto delicate.
Dell’Associazione Arcobaleno ci parla Gianfranco Montera, socio operativo, spiegando che essa  si occupa di integrazione e accoglienza  rappresentando un punto d’incontro tra persone di diversa provenienza. La maggior parte dei volontari sono giovani, le attività sono gratuite e spaziano dai corsi di lingue e informatica ai laboratori teatrali.
Alla chiusura della Tavola Rotonda si scende in soggiorno dove i ragazzi del Centro di Formazione Professionale dell’Associazione La Nostra Famiglia ci accolgono con un sontuoso buffet pieno di prodotti dolci e salati fatti da loro nel laboratorio di pasticceria con l’aiuto delle loro insegnanti Laura Pozzoli e Anna Crimella. Elisa, Linda, Mamadou, Stefania, Elisa e Giorgia elargiscono i loro sorrisi e con orgoglio offrono le loro creazioni. Tutto squisito, presentato con estro e fantasia, cucinato a regola d’arte. Negli occhi di questi ragazzi c’è una gioia contagiosa, c’è la  voglia di fare e l’orgoglio di avere fatto.