22 Dicembre 2017

Il “tempo”, un prezioso regalo da mettere sotto l’albero: quando da una canzone scaturiscono tante, sorprendenti, riflessioni. Giovedì 14 dicembre, alle ore 19, ci ritroviamo nella sala lettura dello Sporting Club di Milano 2 per il consueto Aperitivo Filosofico mensile, guidati dalla nostra coach Antonia  Chiappini Bedi ( psicologa, filosofa e counselor). Antonia è particolarmente sorridente e i suoi occhi azzurri ammiccano maliziosi, esordisce dicendo che non tratteremo il previsto tema del “desiderio” ma che parleremo di “tempo”. Distribuisce dei fogli con il testo di una canzone: “C’è tempo” di Ivano Fossati. Ci invita alla lettura e all’ascolto del brano.
Le canzoni accompagnano la nostra vita cominciando con una ninna nanna; poi crescono con noi scandendo con il loro ritmo le fasi e le emozioni, intrecciando le note con i ricordi.
Le parole contenute nel testo, avulse dal contesto musicale, hanno il ritmo cadenzato di prosa e poesia e inducono alla riflessione. “C’è un tempo perfetto per il silenzio e saper raccontare ai nostri bambini quando è l’ora muta delle fate/C’è un tempo negato e uno segreto/Un tempo sognato che viene di notte e un altro teso come un lino a sventolare”. La nostra coach Antonia ci esorta a scrivere i nostri pensieri e a leggerli ad alta voce. Ed ecco che la magia “dell’altro sé ” si manifesta: versi poetici, frasi liriche, dichiarazioni toccanti, tutte parole finalmente libere di uscire dal buio del pensiero per incontrare la luce della condivisione.
E la parola tempo prende forma e comincia a fluttuare sulle nostre teste come tante sfere di cristallo trasparente, sfere dove riporre gesti e progetti che abbiamo  smarrito nel nulla del quotidiano cleptomane di istanti e ore che si tramuteranno in mesi e anni.
Il tempo è denaro. Il tempo è galantuomo. Il tempo è tiranno. Il tempo perso non è di nessuno. Dare tempo al tempo. Quanti luoghi comuni sul tempo, frasi fatte che alla fine hanno tolto il vero significato alla parola. Una volta c’era il “tempo libero”, cioè quell’intervallo tra un impegno e l’altro che si poteva riempire con attività ludiche o con la sola voglia di annoiarsi consapevoli di farlo. Oggi i bambini vivono circa 8 ore al giorno a scuola, a partire dal nido, e quando escono vengono assorbiti dal vortice delle attività extra scolastiche. Non hanno il diritto alla noia! Il diritto di tornare a casa e “non fare nulla”, dove quel nulla è pieno di cose, pensieri e rumorosi silenzi che la mente di un bambino elabora e trasforma. Genitori bulimici fagocitano il “tempo” libero dei loro figli consegnandoli a chi può tenerli occupati perché loro non trovano il “tempo” per farlo. E se quest’anno sotto l’albero, come dono del Natale, mettessimo il “tempo”? Il tempo per andare a trovare i genitori, spegnere i cellulari e ascoltare i loro ricordi, condividere i loro disagi, asciugare una lacrima di nostalgia e regalare un sorriso preso dall’infanzia. Il tempo per giocare con i nostri bambini, spegnere i cellulari e ascoltare solo la melodia della loro voce, per guardare le cose con la stessa meraviglia che danza nei loro occhi, per ascoltare i loro racconti con il candore di chi non vuole capire ma solo accettare,  di tenere a lungo tra la braccia il figlioletto e non pensare alla pappa,  al bagnetto, alla vaccinazione ma sentire solo il profumo della sua pelle e il tocco leggero delle sue manine. Il tempo per ritrovare l’amore negli occhi di un compagno, spegnere i cellulari e accendere il fuoco che alimenta il desiderio di essere coppia, tenersi per mano per non perdersi, stare al buio e in silenzio per lasciare parlare il rumore ritmato di istanti di dolcezza. Il tempo per abbracciare i nonni, spegnere i cellulari e portare loro  in regalo un bouquet di profumati  istanti raccolti nel prato dei ricordi, momenti di grata tenerezza per i loro anni trascorsi nell’impegno  come genitori  prima e come nonni poi, il regalo di un grazie che non si compra  online, non costa nulla ma vale davvero molto, il regalo della memoria delle piccole cose che aiutano a crescere con la consapevolezza di essere stati amati e non solo accuditi.       
Prendiamoci tempo e regaliamo tempo. Impariamo a rispettare il tempo, a viverlo con la consapevolezza che non è  solo l’inesorabile scorrere della sabbia nella clessidra. Il tempo è anche la possibilità di scegliere. Ognuno di noi può scegliere come impiegare le ore di un intero giorno, e la sera può fermarsi a riflettere su come ha investito quel piccolo patrimonio di 24 ore. E ai bambini insegniamo a sapersi fermare per godere del tempo, di questo quieto scorrere dei minuti che cadono lenti come gocce di rugiada su di un fiore; insegniamo loro quanta generosità c’è nel donare il proprio tempo senza chiedere nulla in cambio, magari regalando a Natale dei coupons del valore di pochi preziosi minuti da passare insieme con i cellulari spenti e il cuore acceso.