11 Maggio 2018

Può accadere di attraversare periodi in cui vorremmo che la nostra vita fosse completamente diversa: siamo insoddisfatti del nostro lavoro, degli amici, della casa o della città nella quale viviamo, e sì: siamo anche insoddisfatti di noi stessi. Vorremmo cambiare tutto, ma il cambiamento ci spaventa. Una parte di noi si agita, una vocina dentro ci dice “sai cosa lasci, e non sai cosa prendi. Fai attenzione”.
Che agitazione, e se poi non va bene? Oppure, se riusciamo a cambiare, e poi stiamo peggio di prima? Dopotutto, siamo esseri abitudinari, e la nostra mente vuole proteggerci da possibili delusioni.
Ecco che cerchiamo quindi di adattarci a situazioni che non ci fanno stare bene, per questa paura di cambiare. E così diventiamo come la rana bollita: una rana che nuota in un pentolone di acqua fredda, e non si accorge che l’acqua si scalda piano piano, salendo in maniera impercettibile. La rana continua a nuotare, anche quando la temperatura dell’acqua è troppo calda per farla stare bene, ma a questo punto è talmente indebolita dal caldo da non saltare fuori dalla pentola. Fino a quando la temperatura sale abbastanza da uccidere la rana, bollendola.
Accettare ogni cosa e adeguarsi per paura del cambiamento ci porta ad accumulare quotidianamente piccole dosi di frustrazione e dolore, che a lungo andare possono aprire la porta all’infelicità.
Come sarebbe invece saper affrontare i cambiamenti della nostra vita, voluti e non, conoscendone le fasi? Sì, perché qualsiasi cambiamento ha le sue fasi: la prima è quella della consapevolezza, seguita dalla motivazione, dalla decisione, dalla creazione e dalla solidificazione.
Vuoi saperne di più su come affrontare i cambiamenti e gestirne le fasi? Vieni a “Tutto un altro aperitivo”, da Zenzero Segrate (via Roma 21) alle 19,30 il 31 maggio e il 7 giugno. Ti aspetto!

Annalisa Minutillo