22 Giugno 2018

L’igienista dentale ha il ruolo di promuovere la salute del cavo orale dei singoli individui, o di gruppi di individui, attraverso la prevenzione e di ripristinarla e mantenerla attraverso la terapia.
Compito dell’igienista è anche quello di formulare un piano di igiene orale  personalizzato  e di motivare il paziente alla sua esecuzione.
Un programma dettagliato e completo d’istruzione all’igiene orale comprende: tecnica di spazzolamento (la più idonea al singolo paziente tenendo conto della sua manualità, dell’anatomia del suo cavo orale, dell’eventuale presenza di impianti, manufatti protesici, fili metallici, archi, bande e brackets); presidi per il controllo meccanico della placca; presidi per il controllo chimico della placca.
Per qualsiasi tecnica di spazzolamento scelta è importante, per ottenere una perfetta esecuzione delle manovre, che l’istruzione e la motivazione si basino su alcuni principi generali.
Sequenza: è necessario stabilire il “percorso” da far compiere allo spazzolino, da sinistra verso destra o viceversa. Inizialmente bisogna detergere le superfici vestibolari per passare poi a quelle linguali in senso contrario e infine a quelle occlusali. Dopo aver spazzolato l’arcata inferiore si procede allo stesso modo con quella superiore.
Frequenza: due/tre volte al giorno, dopo i pasti principali, con particolare attenzione al lavaggio della sera, in quanto la notte il flusso salivare diminuisce, e quindi si ha una minore protezione nei confronti dei processi di demineralizzazione dello smalto da parte degli acidi della placca. Una frequenza inferiore espone a un più alto rischio di sviluppo di patologia.
Durata: per spazzolare correttamente i denti sono necessari almeno due minuti, potrebbe essere utile contare i movimenti o avvalersi di un orologio o di una clessidra, in modo da rispettare il tempo di spazzolamento previsto.
La verifica della qualità e della completezza dell’igiene orale domiciliare va eseguita consigliando al paziente evidenziatori di placca (pastigliette rivelatrici di placca) di diversi colori. Il controllo colorimetrico è utile per guidare il paziente alla corretta rimozione della placca. Abitualmente andrebbe effettuato due o tre volte a settimana, preferibilmente dopo lo spazzolamento, per verificare le sedi in cui la placca non viene rimossa.
Dopo aver istruito e motivato il paziente,  considerando le capacità di detersione, l’anatomia dentale e interprossimale, l’igienista dentale ha il compito di scegliere e consigliare i vari strumenti per il controllo meccanico della placca più idonei alle sue esigenze e istruirlo correttamente per un adeguato utilizzo degli stessi.
Lo spazzolino ideale dovrebbe avere requisiti (materiali, dimensioni, elasticità) che consentano facile impiego, efficace rimozione della placca, rispetto dei tessuti duri e molli. La testina deve essere priva di spigoli che potrebbero causare accidentali lesioni alle mucose, deve avere dimensioni appropriate alla grandezza della bocca e consentire il raggiungimento di aree poco accessibili.
Gli spazzolini con setole medio-morbide sono preferibili a quelli con setole dure, che hanno mostrato maggior lesività nei confronti dei tessuti molli e duri, senza alcun beneficio in termini di rimozione della placca.
Lo spazzolino elettrico, infine, può aiutare a migliorare la salute della bocca e consente una pulizia approfondita. Quelli con testina rotonda e movimento oscillante-rotante sono progettati per pulire un dente alla volta, procedendo per quadrante e avanzando dai denti posteriori agli incisivi per ogni versante. La testina deve essere posizionata sul dente, bisogna lasciarla agire per alcuni secondi spostandola poi lentamente sul dente successivo.
Il filo interdentale è lo strumento ideale per la pulizia degli spazi interdentali, perché permette di raggiungere la placca batterica che si annida in siti non raggiungibili da nessun altro presidio di igiene orale. Esso viene considerato come un utile strumento di igiene quotidiana, assieme allo spazzolino da denti e al dentifricio. È stato verificato che il suo utilizzo rimuove circa il 70% dei residui, aiutando così a prevenire l’insorgenza di carie, gengivite e parodontite.
Gli scovolini interdentali sono particolarmente utili in presenza di esposizioni radicolari, forcazioni, apparecchi ortodontici e impianti in quanto risultano più semplici, rapidi ed efficaci da usare rispetto al filo interdentale. Le dimensioni degli scovolini devono essere adeguate.
I collutori sono soluzioni di preparazione industriale o domiciliare da utilizzare come coadiuvanti all’igiene orale e hanno diversi scopi: terapeutico, in quanto riducono il numero dei microrganismi e facilitano la guarigione dei tessuti; preventivo, se contengono sostanze come il fluoro per la prevenzione della carie; cosmetico, in quanto minimizzano le conseguenze dell’alitosi.