2018-11-23

Crescere a Mezzate, e più precisamente alla scuola dell’infanzia Buzzoni, vuol dire farlo all’insegna della scoperta e del vivere in sinergia con il territorio. La scuola cattolica, che in primavera compirà novant’anni, è nata su desiderio dell’avvocato Buzzoni, il quale sognava che i bambini venissero accolti e posti al centro dell’opera educativa.  «Essere scuola cattolica vuol dire lasciare che i bambini si approccino a un pensiero religioso senza però indottrinarli», spiega Ornella Rocchetta, coordinatrice dell’istituto privato.
«Attraverso il vissuto della scuola e il vivere le feste in un certo modo portiamo un elemento morale proprio della religione cattolica. Quest’anno abbiamo scelto l’acqua come simbolo di riferimento per il percorso didattico e affronteremo l’argomento, declinandolo in tutte le accezioni che la religione cattolica ci propone».  
Ma l’offerta formativa della Buzzoni va ben oltre. «Abbiamo bambini che vanno dai 2 anni e mezzo fino ai 5 anni, tre sezioni eterogenee in cui convivono bambini di età diverse con progetti che però sono divisi in fasce d’età, perché i laboratori sono strutturati in maniera sartoriale sui piccoli a seconda delle loro esigenze e dei loro momenti di crescita», continua l’insegnante. «Proponiamo laboratori artistici che comprendono pittura, musica, approccio alla lingua inglese e propedeutica alla scuola primaria. Inoltre, in collaborazione con il consultorio famigliare cattolico, promuoviamo un percorso di psicomotricità con una professionista che ogni settimana propone attività strutturate. Ma la cosa più bella e caratteristica del nostro operato è l’inserimento dei nostri iscritti in dinamiche comunitarie che iniziano ad apprendere entrando in contatto col territorio. A seconda del programma che abbiamo elaborato facciamo fare ai bambini di 4 e 5 anni delle uscite volte a fargli conoscere l’ambiente e la comunità che li circonda, imparando ad osservare la natura e a rispettare le regole di educazione civica e stradale che permettono di vivere in modo responsabile». I bambini imparano così a conoscere il territorio e le persone, gli enti e i negozianti, in modo da svolgere in futuro una funzione sociale attiva.
Un altro punto di forza della Buzzoni è senz’altro la struttura che permette di avere a disposizione tanto spazio. «Molte attività le svolgiamo al coperto, ma avere due parchi ci permette di far avvicinare i bambini alla natura tramite, per esempio, un orto che curiamo in collaborazione con dei volontari e che ci fornisce la possibilità di analizzare insieme ai nostri piccoli il percorso del cibo dalla terra alla tavola. Il fatto che abbiamo una cucina con una cuoca professionista, poi, gioca a nostro favore», racconta la coordinatrice. «Abbiamo inoltre uno spazio nanna che ci rende orgogliose. Il momento del pisolino è molto importante per e siamo contenti di poter concedergli uno spazio apposito con una maestra che li segue anche durante il sonno. Siamo anche molto fieri di poter avviare un percorso di acquaticità in collaborazione con il centro sportivo la Gardanella, grazie al quale portiamo tutti i venerdì in piscina i bambini che aderiscono. Infine non può mancare la gita di fine anno, uno dei momenti a cui teniamo di più». Una struttura che funziona in tutti i suoi aspetti, che ha saputo creare un’ottima sinergia con l’amministrazione comunale e le scuole pubbliche della zona. L’istituto Buzzoni è un posto dove le maestre sanno di cosa hanno bisogno i bambini, uno spazio in cui possono assaporare ogni momento della loro vita, imparando in tranquillità cos’è il mondo senza farsi trascinare dalla frenesia della quotidianità. Uno spazio dove una semplice fiaba diventa un momento speciale.
Mattia Rigodanza