La 19enne segratese ha rivoluzionato la maturità. Con un esuberante tocco artistico ha realizzato un video in cui si diverte a cantare le materie scolastiche da presentare all’esame. E i prof sono stati entusiasti

2015-07-10

Classe 1996, bionda, dall’aria vintage. Non lasciatevi incantare da Ludovica Borzelli, perché è una bomba a orologeria. Dal linguaggio ricercato, che colpisce per la sua giovane età, la studentessa del liceo San Raffaele di Milano è una continua sorpresa. Con la sua intraprendenza e il suo coraggio ha appena affrontato gli esami di maturità, mettendo in mostra una bella fetta della sua eccentricità. Già, perché lei la tesina la sapeva davvero a memoria, al punto tale che l’ha cantata. Segratese, residente a Milano 2, ha deciso di mettersi in gioco iniziando una carriera da classicista presso il liceo San Raffaele che, come lo definisce lei, «è una scuola ibrida» perché, pur puntando su materie dell’ambito umanistico da lei scelto, approfondisce e dà solide basi anche in campo scientifico, «Anche se  io e la fisica continuiamo a non capirci» confida sorridendo. Una realtà molto piccola quella del suo liceo, che prevede solo una sezione per ogni annata. In un ambiente quasi familiare, ma rigido e diligente, dove gli studenti non sono solo dei numeri, Ludovica ha dato vita alla sua, se vogliamo geniale e pazza, creazione. L’arrivo di maggio ha portato con sé anche il problema principale che accomuna tutti i giovani del quinto anno di superiori: la tanto famigerata tesina di maturità. Con un minimo di venti e un massimo di quaranta pagine, il progetto da esporre all’esame orale dovrebbe racchiudere in sé un argomento a scelta che vada a toccare alcune delle materie studiate durante l’anno. Ludovica dice no. «Stando un po’ sulla falsariga della rigidità del liceo San Raffaele, ho iniziato a prepararmi sulla rivoluzione del giornalismo da quando internet ha fatto la sua comparsa, puntando sulle modifiche del linguaggio mediatico e sul problema della diffusione delle notizie, ormai alla mercè di tutti. Mi sono accorta, però, che più andavo avanti a scriverla e più mi annoiava. E non avrei mai voluto disinteressare anche la commissione di docenti. Un giorno la professoressa di Scienze mi ha illuminato consigliandomi di aggiungere una componente artistica». E Ludovica non se l’è fatto ripetere due volte. Ha dato così libero sfogo a tutta la sua creatività, ha cestinato l’ex tesina di riserva e si è buttata a capofitto in un progetto originalissimo. Iniziata a maggio, proprio agli sgoccioli dall’esame, ha fatto il giro di tutta la scuola e del web. «Ho deciso di affrontare la commissione con una tesina cantata» esordisce soddisfatta Ludovica. «Mi sono ispirata agli “Oblivion”, un gruppo teatrale di comici famosi per i loro “Promessi Sposi in dieci minuti”». Così si è rimboccata le maniche e ha realizzato un video di circa un quarto d’ora in cui passa da una materia all’altra strofeggiando su una base creata apposta per lei da un amico pianista. Aiutata da un gruppo di amici e cugini «che mi hanno fatto da cavie» ha messo in piedi un progetto che tratta la classica “notte prima degli esami” facendo riferimento in chiave ironica agli “studi disperati” di Giacomo Leopardi. «Non c’è solo un modo per comunicare la cultura. Non è così ostile come sembra. Ho provato a dimostrarlo in maniera simpatica» spiega Ludovica. Da sempre appassionata di fotografia e video making, le riprese sono state effettuate con la sua attrezzatura, come il montaggio del video, a cui ha pensato lei personalmente. Lo stesso vale per la scrittura dei testi, tutti molto accurati, spesso in rima, con citazioni che vanno dal poeta latino Giovenale allo scrittore statunitense Edgar Allan Poe passando per le funzioni matematiche. La base musicale, tutta rigorosamente al pianoforte, riprende canzoni attuali o che hanno fatto la storia, da “Parole parole” di Mina a “Hey Jude” dei Beatles. «Il 30 giugno all’esame orale, appena acceso il computer, ho iniziato letteralmente a tremare. Nessuno dei miei professori sapeva con certezza che cosa avessi in mente. Avevo consegnato loro soltanto una bozza del progetto. Mi sono immaginata reazioni di stupore e disapprovazione, ma alla fine mi sono buttata. Ho lasciato la commissione sorpresa, divertita e non è mancata nemmeno qualche risata. La mia performance ha fatto il giro del liceo e la segretaria dell’ufficio scolastico mi ha chiesto addirittura una copia del video. Se ci penso è stato un lavoraccio, ma sono molto soddisfatta. Ho unito tutte le mie passioni e sono anche riuscita a divertirmi». L’eccentrica personalità di Ludovica non finisce qui perchè oltre ad occuparsi di fotografia, è un’appassionata di canto. Fino all’anno scorso infatti era seguita da un insegnante privato e frequentava una scuola di recitazione e musical. E con la fine della maturità la 19enne pensa di ritigliarsi alcuni spazi da dedicare a tutte le sue passioni che questo semestre scolastico le ha fatto accantonare. Inoltre, l’artista emergente ha anche da otto mesi un blog, www.belou.wtf (dove si può trovare anche il video della tesina), che sta crescendo insieme a lei. Nella sua rubrica racconta in maniera scherzosa e schietta, caratteristiche del suo carattere, il mondo che la circonda con tanto di simpatiche opinioni. Anche un blog di moda, interessato alla sua personalità, ha deciso di contattarla proponendole una collaborazione. Ora Ludovica pensa al futuro che, anzi, sembra più concreto del previsto, dato che le sue idee sono molto chiare e le possibilità di seguirle ci sono tutte. Superato il test di ammissione, svolto al quarto anno di superiori per la sua media molto alta, da ottobre frequenterà la Bocconi di Milano, dove seguirà il corso di laurea di Economia per arte, cultura e comunicazione. Una facoltà tutta nuova che prevede tre anni più due di specializzazione e che riprende le materie finanziare associandole a quelle umanistiche. Quasi un piano di studi fatto su misura per lei che, a tal proposito, si definisce «una persona eclettica» dato che si interessa a molte attività. «Mi considero una studentessa incostante» racconta. «Ci sono momenti in cui sono brillante e altri in cui non sono per nulla diligente. Studio quello che mi piace e quando lo faccio ci metto anima e corpo. Purtroppo devo ammettere che la maturità non è filata liscia al cento per cento, infatti gli esami scritti non sono andati come speravo, anche se ho raggiunto in tutti la sufficienza. La versione di latino di Tacito è stata una vera spina nel fianco. Il risultato finale lo scoprirò a breve, visto che la commissione di docenti che ha interrogato la nostra classe in questo momento sta torturando i classicisti del liceo Machiavelli di Pioltello».
Gloria Venturati