2020-01-31

Sostenibilità, responsabilità e mutualismo: i Gruppi di Acquisto Solidale si diffondono a macchia d’olio moltiplicandosi, e a Peschiera Borromeo sono ormai una realtà consolidata. «Siamo un gruppo informale composto da persone che condividono principi sui quali si basano criteri di acquisto responsabile da tutti i punti di vista», spiega Gloria Capitanio, operatrice dell’organizzazione. «Trattiamo soprattutto prodotti alimentari tenendo conto di molti fattori, come il fatto che siano coltivati con sistemi che hanno un  bassissimo impatto ambientale, che siano biologici e a chilometro zero. Ci teniamo molto che i beni di cui ci occupiamo rispecchino le caratteristiche del nostro territorio. In questo modo aiutiamo anche i piccoli produttori, chi lavora la terra con le sue mani, distinguendosi dalla grande produzione industriale. Crediamo che sia importante valorizzare le caratteristiche dei prodotti, le esigenze di crescita di frutta e verdura, la loro stagionalità, e questo lo possiamo fare solo intrattenendo stretti rapporti con contadini locali e piccoli fornitori». Una rete di persone attente a cosa vendono e consumano, lavoratori e volontari che si spendono per promuovere la salute dei consumatori e del nostro pianeta. «Noi di Gas Peschiera crediamo che a volte spendere qualcosa in più aiuti a valorizzare il lavoro delle persone che conoscono veramente la loro terra e ciò che essa produce», continua la peschierese. «Tutti i produttori e i fornitori con cui collaboriamo dal 2009, anno della nostra fondazione, garantiscono in prima persona per i loro prodotti, ci mettono la faccia e sono contenti e fieri di farlo. Dal canto nostro, invece, da dieci anni cerchiamo di divulgare i principi che muovono il nostro operato. Infatti, organizziamo frequentemente eventi culturali volti a sensibilizzare la cittadinanza sull’acquisto e il consumo sostenibile. Siamo presenti alle feste delle associazioni e alle iniziative organizzate dal Comune, con cui abbiamo sempre intrattenuto ottimi rapporti. Una cosa di cui andiamo molto fieri è il Food Film Festival, che ci vede tra gli organizzatori insieme ad altri Gas del Parco Agricolo Sud Milano. Uno spazio in cui saranno proiettati film che trattano temi legati alla sostenibilità ambientale e al rispetto per le persone che producono cibo salutare. Attenzione però: durante questa iniziativa cercheremo di allargare la nostra prospettiva a livello globale, parlando di equità e delle problematiche che caratterizzano alcune specifiche zone del mondo». Tutto questo non sarebbe possibile senza un’organizzazione strutturata e capillare come quella dei gruppi di acquisto solidale, diffusi ormai in tutta Italia. «Nella nostra zona esistono tante realtà che si rispecchiano in quesi principi», racconta Capitanio. «Devo dire che noi siamo particolarmente coesi e ben organizzati. A oggi contiamo nel nostro progetto circa trenta famiglie, di cui venti particolarmente attive. Ci incontriamo spesso per condividere nuove idee e percorsi che ci sembrano virtuosi. Ognuno di noi si prende la responsabilità di tenere i contatti con un fornitore specifico, in modo da non sobbarcare sempre le stesse persone di troppi impegni. Crediamo molto nella suddivisione del lavoro all’interno del gruppo e, in base alle caratteristiche di ogni volontario, ci dividiamo i compiti». Che dire, in una zona fatta di antichi cascinali e storiche realtà agricole, il Gas non è che il perfetto collante tra il produttore e il consumatore. Prossimo appuntamento fissato per il 29 febbraio al De Sica, dove sarà proiettato il documentario Humus the Movie, sempre nell’ambito del Food Film Festival.