«Abbiamo perso tutti, nessuno si senta escluso». «Micheli è una persona attenta sui problemi del territorio». «Noi siamo contrari all’Intermodale». «Alessandrini incontrò le parti interessate per capire come realizzarlo»

2015-10-09

È certamente uno dei veterani della politica locale. Anche a questo giro, Giuseppe Del Giudice ha raccolto voti sufficienti per essere eletto in consiglio comunale, nelle fila di Forza Italia, nonostante l’aver perso le elezioni per la sua fazione significasse meno posti disponibili. E partiamo proprio da qui per raccogliere i suoi pensieri.
Allora, da assessore prima e consigliere di maggioranza poi, è finito sui banchi dell’opposizione. Quali sono le sue prime sensazioni?
«Dopo vent’anni in maggioranza è stimolante l’idea di confrontarsi con un nuovo compito. Nella prima seduta consiliare ho visto tante facce giovani e questo mi ha fatto piacere. Così come vedere rappresentato anche il Movimento Cinque Stelle da una persona preparata e molto attiva. Ora sono curioso di capire quello che la maggioranza vorrà realizzare anche in rapporto a quanto noi avevano già avviato».
E sta scoprendo, come sostenevano i suoi avversari, se fare opposizione è frustrante?
«Vedremo. Sono convinto che si possa lavorare anche da questi banchi. Ho già fatto gli auguri al sindaco e detto che per il bene di Segrate e dei segratesi sono pronto a collaborare su cose che vanno in questa direzione».
Il ruolo di capogruppo di Forza Italia comporta una maggiore responsabilità?
«In realtà non mi pesa avendolo già ricoperto in passato per An. E non sono neppure preoccupato perché ho due bravi consiglieri di cui posso fidarmi. E anche i colleghi degli altri partiti d’opposizione mi paiono validi».
E con gli altri colleghi di minoranza? Siete uniti?
«All’inizio c’è stato un po’ di disagio, inutile negarlo. Non riuscivamo a confrontarci. Ora, però, ci vediamo più spesso e stiamo cercando di migliorare la nostra collaborazione per essere più compatti».
Fa parte di quella fazione che applaude il sindaco per avervi convocato e messo al corrente dei problemi segratesi o di quella che la vede come una propaganda visto che il confronto si fa in commissione?
«Io ho apprezzato il gesto di Micheli. Confrontarci in una riunione extra commissione o consiglio comunale non può che essere una cosa positiva».
E tra i problemi messi sul tavolo c’è il nuovo Intermodale. Su questa vicenda la sua posizione e quella di Forza Italia qual è?
«Per il bene dei segratesi, e dei residenti di Tregarezzo e Novegro in particolare, noi faremo di tutti per opporci anche se due anni fa il sindaco Alessandrini ebbe un incontro con le parti interessate per vedere come realizzarlo. Dovremo attivarci per avere meno danni possibili. D’altronde sappiamo che oramai la situazione è compromessa, con Regione e Stato che spingono per farlo».
No scusi, mi sta dicendo che Alessandrini era favorevole all’Intermodale?
«Direi proprio di sì. O almeno non era contrario. E non è un segreto che nell’ultimo mese prima delle elezioni convocò noi consiglieri di maggioranza per un incontro con le parti interessate. Riunione a cui noi di Forza Italia e PartecipAzione non ci presentammo perché eravamo fortemente infastiditi. Ora non capisco come mai proprio Airato, consigliere della lista Alessandrini per Segrate, voglia costituire un comitato per dire no all’Intermodale».
Quali sono state le cause che vi hanno portato alla sconfitta elettorale?
«Con tutto il rispetto per Tecla Fraschini, persona perbene, purtroppo non aveva mai fatto politica e tanta gente non l’ha voluta perchè l’ha vista troppo accanto ad Alessandrini che ha portato avanti una campagna elettorale piuttosto sleale verso Forza Italia».
Non è però un po’ troppo facile e poco elegante, a elezioni perse, sparare tutti contro Alessandrini?
«Lui ha lavorato bene però la gente ha capito che non si identificava in Forza Italia. E i segratesi azzurri sono davvero tanti. Responsabilità per l’esito finale ne ha, comunque è vero che abbiamo perso tutti, nessuno escluso».
Come sindaco però non mi può dire che non ha fatto bene...
«Ci mancherebbe. Segrate è migliorata tantissimo in questi anni ed è sotto gli occhi di tutti. Molte cose positive sono state fatte per la città e per i segratesi. Però Alessandrini mi perdonerà se dico che lo vedo più come un bravo imprenditore piuttosto che come sindaco».
E sulla sua possibile nomina a candidato sindaco di Milano per il centrodestra cosa ne pensa?
«Quello che ho appena detto. Visto che Alessandrini non è neppure iscritto a Forza Italia, se davvero Berlusconi sta spingendo per la sua candidatura potrebbe essere che cerchi proprio questo: un bravo imprenditore. Comunque nel caso fosse davvero lui, mi spenderò, per quanto mi è possibile, per favorire la sua elezione».
Tornando a Segrate, che idea si è fatto, invece, del nuovo sindaco Paolo Micheli?
«Lo vedo come una persona attenta ai problemi del territorio, così come lo era da consigliere di minoranza. È una persona che pondera i pensieri e non si getta mai in maniera avventata sulle cose. Onestamente, per ora, posso dire questo. E mi piace anche il fatto che sia comunicativo anche con noi dell’opposizione».
E dei componenti della sua giunta?
«In questo momento vedo una giunta attiva. È formata da persone giovani, magari con un po’ di inesperienza, ma con voglia di lavorare bene seguendo anche i percorsi che abbiamo realizzato negli anni precedenti. Perché di cose positive ne abbiamo fatte, non si possono negare».
Ipotizzando che questa maggioranza resti in carica tutto il suo mandato, tra cinque anni si sarà sentita la mancanza di Alessandrini e della sua maggioranza?
«Se lavorano come sono partiti non credo sarà così facile. E aggiungo che tra cinque anni non sarà per nulla scontato che il centrodestra torni a governare Segrate come alcuni di noi danno per certo. Quanto è successo qualcuno lo considera come un incidente di percorso, ma sarebbe un errore. Vorrebbe dire non avere imparato la lezione e quando si perde una lezione qualcosa da capire c’è sempre. Toccherà comunque a noi lavorare per dimostrare eventuali falle di questa amministrazione e riuscire anche a mandarli a casa prima se non saranno all’altezza del lavoro che abbiamo fatto noi in questi ultimi vent’anni».
E come pensa di riuscire a fare vacillare questa maggioranza, convincendo i segratesi che voi siete meglio?
«Tutelando quello che abbiamo realizzato su richiesta dei segratesi e contrastando eventuali scelte dell’amministrazione che vanno in senso contrario. Dobbiamo ascoltare bene i cittadini e fare capire di essere al loro fianco. A partire proprio dalla questione dell’Intermodale».