«Spiace che le altre forze d’opposizione non reagiscano». «400 nuovi abitanti all’anno sono troppi senza i servizi adeguati». «Penso di ricandidarmi. Sarebbe da irresponsabili non portare avanti una creatura a cui si è data vita»

2015-12-18

È il capogruppo del Movimento Cinque Stelle, una forza di minoranza che fatica a trovare punti d’accordo con la maggioranza, ma anche con i colleghi d’opposizione. Il motivo lo spiegano gli stessi grillini definendosi fuori dalle logiche dei partiti. Per loro, infatti, non esiste collocazione di centrosinistra o centrodestra. Lui è Mauro Aimi che ha accettato di sottoporsi alle nostre consuete domande. Ci diamo del tu, vista la carta d’identità.
Allora, a che punto è Cernusco? La vedi crescere o ti sembra ferma?
«Cernusco cresce, anche troppo in fretta. Parliamo di circa 400 nuovi abitanti annui. Ma non è tanto questo il problema quanto il fatto che, come sempre, prima vengono costruite le case e poi, e non è sempre vero, si organizzano i servizi attorno ad esse. I nuovi abitanti vivono quindi un disagio in termini di servizi perché la politica non organizza adeguatamente gli spazi pubblici di una comunità che cresce. La stessa classe politica della città non è pronta: continua a gestire la realtà cernuschese come se fosse un piccolo Comune; la strategia non funziona perché oggi i cittadini hanno bisogni più complessi di ieri, andando in un crescendo».
Quanto ti ha permesso di crescere questa esperienza in consiglio comunale?
«Qui ho creato negli anni, insieme ai miei compagni, un esperimento di politica avveniristica che ha fatto breccia in tutta l’area della martesana. Ti pare poco?».
Sinceramente non tocca a me dirlo, penso spetti ai cittadini farsi un’opinione. Passando ad altro: è frustrante fare opposizione?
«In questo Comune, sì. I cosiddetti democratici, applicano tutta l’autorità in loro possesso per limitare le iniziative delle altre forze politiche. E non è che gli avversari si lamentino di questa cosa. Moltissimi sono i tentativi da me fatti nel creare un dinamismo anche nell’opposizione, ma sono tutti caduti nel vuoto. È un argomento già trattato: tutti se ne accorgono, nessuno fa nulla».
A proposito, ma esiste un’opposizione a Cernusco? Non vi si sente quasi mai...
«Per quanto concerne noi del Movimento Cinque Stelle non  è assolutamente vero. È sufficiente guardare il numero delle nostre mozioni e interrogazioni. C’è anche da sottolineare che, a volte, i nostri comunicati stampa vengono tagliati o, peggio ancora, ignorati. Perché non venite nelle commissioni? Non vi ho mai visti, eppure sono pubbliche, così vedete cosa facciamo: sono troppo spesso l’unico ad intervenire sugli argomenti e non certo perché io sia il più bravo, ma perché è una chiara espressione di una forza politica che recepisce e reagisce».
Accuse gratuite Mauro. Se non veniamo nelle commissioni forse è perché stiamo lavorando su altri mille fronti? Ad ogni modo per quanto ci riguarda i vostri comunicati, a dire il vero pochi, non vengono tagliati, ma gestiti in base agli spazi. Passiamo ad altro. Domani vi alzate, siete maggioranza e governate voi. Le prime tre cose che fate per Cernusco?
«Welfare. Dobbiamo rispondere a tutti quei cittadini che sono rimasti tagliati fuori da uno Stato che non pensa ai più deboli, a quelli che hanno poca voce. Lo facciamo con politiche che pensano alla vita quotidiana come alla “morosità incolpevole” che, ricordo, è di nostra iniziativa e ai progetti di “baratto amministrativo” simili alla banche del tempo che questa amministrazione non vuole applicare. Legare le due cose permette di creare, senza troppi fronzoli, uno stato sociale, a livello comunale, forte. Decoro urbano: nel senso più ampio del termine ovvero di interessarsi sì all’area strettamente urbana, ma anche all’ambiente in cui siamo immersi. Esistono anche sul nostro territorio i mostri architettonici. Energia: Cernusco ha le carte in regola per diventare anche un produttore di energia e non sto parlando dei soli pannelli solari, che sono solo l’inizio, non la fine di una riqualificazione energetica. Scuola: anche qui avevamo portato progetti che permettevano alla scuola pubblica, preciso pubblica intenzionalmente, d’incrementare la sua autonomia, culturale ed economica. Bocciati! Mobilità: quella dolce, quella pubblica, quella condivisa. Facciamo l’esempio di “Twist”, il carsharing fallito in pochi mesi. Dava un servizio con prezzi spropositati per fare delle condivisioni di auto che già si possono fare tra privati a costi decine di volte inferiori. Esistono delle applicazioni usate dai giovani che permettono loro di fare questo: spendono 5 euro dove ne avrebbero spesi 20: secondo te che scelta fanno? È questo che intendo quando parlo di politica avveniristica, politica che nella vita cernuschese non prende forma perché i suoi rappresentanti la ignorano».
Il M5S parla sempre di “rete” però ancora una volta devo sottolineare che voi a Cernusco non usate molto questo mezzo. La pagina Facebook ha post praticamente solo a carattere nazionale...
«Facebook è solo una parte, i nostri comunicati e le nostre iniziative sono presenti sul nostro sito www.cernusco5stelle.it costantemente aggiornato. Fortunatamente la rete non è solo cinguettare: utilizzare prevalentemente quel canale comunicativo è fuorviante perché fa apparire cose che non sono, e non si vedono cose reali. Vedi appunto l’esempio che ti ho portato sopra».
Il M5S si segnala anche per il fatto che le decisioni vengono prese collettivamente. Ci spieghi dove l’autonomia e il pensiero della singola persona riescono comunque a emergere?
«Democrazia è partecipazione. Le decisioni collettive sono il risultato delle normali dinamiche di gruppo che rispettano il pensiero di ogni singola persona. I singoli nei gruppi emergono per autorevolezza e non per autorità: questo è il principio su cui si basa tutto il M5S e ne siamo fieri».
Amministrazione: questa volta a chi tiriamo le orecchie?
«Diciamo che, negli ultimi mesi, il sindaco, alle nostre proposte, ha risposto in maniera più evasiva e inconcludente rispetto al passato. Ciò ci amareggia in quanto sembra che non si approfondiscano i nostri progetti, ma si tenda a liquidarci in maniera frettolosa. Si pensa infatti a rispondere alla domanda senza comprendere il ragionamento che ne sta alla base».
Vi state preparando per le amministrative? Non manca poi così tanto...
«Sì, ci stiamo già preparando. Abbiamo cominciato a stilare il nostro programma. A questo proposito, invitiamo chiunque ci legga, a venirci a conoscere, ogni martedì sera, presso la sede di Africa 80 per scoprire chi siamo e come lavoriamo».
Pensi di ricandidarti? Non rispondermi che decide il Movimento, ti sto chiedendo se tu ti senti o meno di proseguire questa esperienza?
«Penso di sì. Sarebbe da irresponsabili non portare avanti una creatura a cui si ha data vita».