2016-06-10

La Lega non ci sta e alza la voce. La settimana scorsa il consiglio comunale ha adottato il nuovo Pgt con la sola presenza della maggioranza. L’opposizione per protesta aveva lasciato l’aula. I leghisti Tecla Fraschini e  Vittorio Rigamonti spiegano la loro posizione: «Ci chiediamo, anche se i termini per la convocazione del consiglio comunale sono stati rispettati al minimo, perché non c’è stato dato il tempo di esaminare la documentazione? Perché ci sono volute tre commissioni Territorio a ridosso della seduta consiliare senza alcuna preparazione da parte dei membri stessi della commissione? Commissioni che sono risultate caotiche, impreparate e prive di discussione nella sostanza. Avere pochi giorni a disposizione per capire le normative urbanistiche non è agevole per nessuno, né per i tecnici né a maggior ragione per chi tecnico non lo è. Che tipo di discussione in consiglio può essere affrontata se non si sono neppure capiti i meccanismi, la metodologia e la filosofia della variante proposta? Per questo siamo usciti: non si vota alla cieca. La Lega Nord non è abituata a questo soprattutto quando la tematica, anche se molto tecnica, è così fondamentale per la vita di tutti i segratesi. Il Pgt sovrasta, anche inconsapevolmente, la vita di tutti noi ed è per questo che avere più tempo e più informazione avrebbe dato la giusta prospettiva alla votazione. Avremmo voluto comprendere se questo Pgt ha la vocazione di percorrere finalmente una direzione innovativa, come la maggioranza non perde occasione di ricordare, rispetto alla vecchia amministrazione o se si attesti ancora una volta su idee obsolete e ripetitive malgrado l’obiettivo europeo richieda di guardare al rinnovamento urbano e di metterlo al centro dell’interesse collettivo. Ribadiamo che questa fretta non gioverà a nessuno, il Pgt sarebbe comunque stato adottato e forse con la condivisione di tutti. Una parola che piace molto a chi ci governa, ma che anche questa volta non abbiamo visto essere messa in campo».