«Anche tra i dipendenti comunali ho avvertito questa sensazione». «A Zambon dico che non avrò alcuna preclusione verso lui. Vogliamo tutti il bene di questa città». «Domenica sera ero serena. Lo sarei stata anche in caso di sconfitta»

2016-06-24

Nonostante la comprensibile adrenalina in corpo è riuscita a riposare qualche ora. Caterina Molinari è dunque il nuovo sindaco di Peschiera Borromeo. La prima donna che occupa questa prestigiosa carica. Ed ecco le sue prime parole l’indomani dell’avvenuta elezione.
Quali sono le sensazioni quando ci si sveglia da sindaco per la prima volta?
«Assolutamente positive. Stamattina (lunedì, ndr) ho fatto subito un giro in Comune e ho percepito un bell’entusiasmo. C’è voglia di ricominciare e di ripartire. I dipendenti che ho incontrato mi sono sembrati motivati e contenti di iniziare a lavorare con un sistema diverso. In quanto alla nostra coalizione, siamo molto carichi. I presupposti per fare bene ci sono tutti».
La prima telefonata che ha ricevuto da sindaco è stata di?
«In realtà è arrivata solamente in mattinata perché nella sede del comitato elettorale il cellulare non prende. È stata di una mia amica. Però appena ho avuto campo ho visto che avevo già numerosi messaggi di congratulazioni e telefonate perse».
Zambon l’ha chiamata?
«Mi ha mandato un messaggio intorno all’una di notte per congratularsi e augurarmi buon lavoro. Naturalmente ho risposto ringraziandolo per la cortesia».
Ora che è tutto finito, che i toni inevitabilmente si abbasseranno, si sente di voler dire qualcosa al suo primo avversario?
«Che è mia intenzione lavorare coinvolgendo tutte le forze presenti in consiglio comunale e che non ci sarà nessuna preclusione verso lui e il gruppo che l’ha sostenuto. Sono pronta a impostare un lavoro con loro, nonostante in queste due ultime settimane si sia andati a volte un po’ troppo sul personale. Da oggi mi piace credere che nonostante si abbiano opinioni differenti si voglia tutti lavorare per il bene della città, spero con modalità più corrette. Al di là delle tifoserie che si sono viste, tutti ricopriremo un ruolo importante per Peschiera e questo dovrà essere quello che muoverà tutti noi».
Ha già realizzato di avere vinto oppure si trova ancora in quella fase post elettorale in cui tutto è ancora confuso?
«Sono una persona concreta. Ho realizzato quanto stava succedendo fin da subito e l’ho vissuto nel suo divenire realtà con la giusta lucidità. Ora si è solamente concretizzato e sono proiettata sul volere essere all’altezza del compito che mi aspetta e fare un buon lavoro».
Ora che è tutto vero, c’è un minimo timore di potere fallire?
«C’è la consapevolezza che dobbiamo fare del nostro meglio. Se poi dovessimo fallire non credo dipenderà dalla nostra volontà perché siamo concentrati su quanto dobbiamo fare e abbiamo gli obiettivi bene in mente. Dobbiamo solo portare avanti il nostro programma con senso di responsabilità. È come se stessimo per amministrare una grande azienda. Diciamo che sento il peso anche di chi lavora in Comune e dobbiamo dare loro serenità e fare capire che non saranno mai giudicati per simpatie o antipatie politiche. E comunque dobbiamo solo pensare a lavorare. In questo senso appena sarà possibile convocheremo il primo consiglio comunale».
Questione giunta: conferma i nomi che ha presentato prima delle elezioni?
«Assolutamente sì. L’unica cosa è che in precedenza avevo solo identificato delle aree di lavoro, ora dovrò specificare esattamente le deleghe. Questo avverrà in base agli uffici comunali che ci sono, in modo da essere più efficaci possibile».
Ci saranno deleghe anche per i consiglieri comunali?
«Sì, ho previsto anche questo. Saranno singole deleghe per i quartieri e per qualche funzione specifica».

Un’ultima cosa: mai pensato di non farcela?
«Diciamo che ero abbastanza serena perché avevamo fatto tutto il possibile per vincere senza scadere in comportamenti irrispettosi. Gli incontri con la gente ci lasciavano soddisfatti. E posso aggiungere che sarei stata serena anche in caso di sconfitta».