2017-12-22

«Oggi non parliamo di lavoro, ma siamo qui per portarlo». Con queste parole martedì mattina il sindaco Paolo Micheli ha  dato il via alla presentazione del progetto Patto per il lavoro (di cui Segrate è capofila) che si svilupperà nel triennio 2018/20 e che punta a mettere in rete le esigenze di sviluppo e occupazionali del territorio, intercettare la trasformazione produttiva nell’area dei Comuni del Sud Est milanese e offrire varie opzioni di inserimento lavorativo. Chiaramente la partita si giocherà soprattutto sulla nascita del centro commerciale Westfield e i circa 17mila posti di lavoro che dovrebbe produrre. A moderare è stata Viviana Mazzei, assessore segratese alle Politiche del Lavoro. Insieme a lei, al tavolo dei relatori c’erano Mattia Granata, vice presidente di Afol Metropolitana, Elena Buscemi, vice presidente del consiglio comunale Città Metropolitana, Valentina Aprea, assessore regionale alla Formazione e Lavoro, e soprattutto Giuliano Poletti, ministro del Lavoro del Governo Gentiloni. Presenti anche numerosi sindaci, assessori e delegati dei Comuni invitati a prendere parte al progetto, circa una sessantina di cui un terzo ha già aderito e molti altri lo faranno nelle prossime ore. La proposta progettuale è stata messa a punto da Afol e prevede una serie di azioni di supporto all’inserimento lavorativo, valorizzando esperienze pregresse, competenze acquisite, nonché percorsi di formazione o aggiornamento professionale per le imprese interessate. A questo proposito Afol Metropolitana, in accordo con il Comune di Segrate, avvierà e gestirà lo Sportello Lavoro Sud Est Milano. Destinatari del progetto in maniera prioritaria saranno i residenti del territorio interessato privi di lavoro o in cerca di una nuova occupazione e le aziende già presenti o pronte a insediarsi nell’area interessata. Tradotto: Westfield. «Parliamo di 17mila posti di lavoro che potrebbero diventare 20mila» ha detto Mattia Granata. «Quando Segrate ci ha contattati ci siamo resi subito che un numero così elevato andava gestito con metodi di lavoro già sperimentati. Negli ultimi anni solo Expo aveva cifre superiori». Anche Elena Buscemi ha sottolineato «la grande occasione di rilancio che ci troviamo davanti e Città Metropolitana ha già dimostrato di essere reattiva in queste situazioni. Sarà necessario lavorare in sinergia», mentre Valentina Aprea ha voluto ringraziare il ministro Poletti: «La sua presenza oggi conferma la buona collaborazione istituzionale. Lei si è sempre dimostrato attento alle iniziative regionali e attento verso il nostro territorio. E voglio ringraziare anche il sindaco di Segrate, i suoi colleghi degli altri Comuni, Afol e Città Metropolitana. Il patto per il lavoro che sottoscriviamo oggi rientra nella prassi di una collaborazione a favore dei cittadini». A prendere per ultimo la parola è stato proprio il ministro Poletti: «Sono davvero felice per questa iniziativa. Se l’Italia vuole crescere ha bisogno di apertura e dialogo con multinazionali private e investitori che scelgono il nostro Paese. Qui siamo davanti a migliaia di posti di lavoro e sarà importante gestire molto bene il post cantiere. Essere generosi è la moneta che nel tempo rende di più. Ci vorrà la giusta apertura mentale e questo sarà fondamentale. Le istituzioni devono produrre il miglior contesto possibile affinché l’operatore possa inserirsi nel modo migliore. Chiaramente esistono anche dei temi su cui si deve prestare massima attenzione. Ve li elenco rapidamente. Il tema della legalità affinché in un progetto così importante non si inserisca chi... vorrebbe inserirsi. E poi il tema della qualità del lavoro, che vuol dire anche sicurezza sul posto, e il tema delle competenze. Come ministero c’è grande sensibilità verso questo progetto e infatti abbiamo subito attivato l’Anpal, associazione nazionale politiche attive del lavoro».