Il municipio di Cernusco

Inizialmente la nuova realtà si occuperà della gestione dei servizi sociali, dei nidi e delle politiche giovanili

2015-06-12

L'Unione dei Comuni della Martesana si presenta al pubblico. Domani, sabato 13 giugno, alle 14.30 alla Filanda si terrà la cerimonia di benvenuto di questo nuovo ente voluto dai comuni di Cernusco, Bussero, Cambiago, Carugate, Gorgonzola e Pessano con Bornago. Una realtà, su una porzione di circa 100mila abitanti, nata con l’intento di unire le forze e le competenze politiche e tecniche per la gestione di alcuni servizi a favore dei cittadini, con l’obiettivo di migliorare la qualità e l’efficienza dei processi e, in prospettiva, di ridurre la spesa facendo perno su una massa critica maggiore di quella che ogni singolo paese può vantare e quindi spuntando prezzi maggiormente favorevoli in caso di gare pubbliche. A battezzare l’Unione sono attesi ospiti vip della politica: il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, il sindaco della Città Metropolitana, Giuliano Pisapia, e il presidente dell’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani, Piero Fassino. A fare gli onori di casa sarà Eugenio Comincini, nella duplice veste di vicesindaco della Città metropolitana e primo cittadino di Cernusco, insieme a tutti i sindaci dei paesi aderenti all’Unione. Queste sei città hanno deciso di affidare all’Unione, in un primo momento, la gestione dei servizi sociali, i nidi e le politiche giovanili; in prospettiva si potranno assegnare al nuovo ente anche la polizia locale e altre funzioni. «Nulla cambierà per i cittadini» spiega il sindaco Comincini, «che continueranno a beneficiare dei servizi esistenti nella propria città. Nel tempo, invece, potranno essere aumentati quelli offerti attraverso la condivisione delle singole esigenze territoriali». L’Unione dei Comuni della Martesana risulta la prima della Lombardia per numero di abitanti, in tutto sono circa 92mila i cittadini coinvolti, e la prima nella Regione a essere istituita fra Comuni non aventi questo obbligo dettato dalla legge. L’organo che si è ufficialmente costituito alla fine di marzo avrà un presidente, una giunta e un consiglio che non percepiranno ulteriori compensi rispetto all’indennità già attribuita per le rispettive cariche ricoperte nei paesi d’appartenenza.Ogni comune sarà rappresentato dal proprio sindaco e da tre consiglieri comunali scelti da ogni singolo parlamentino locale (due tra gli esponenti di maggioranza e uno tra gli esponenti di minoranza). A garanzia della rappresentatività politica degli assessori delegati alle materie trasferite all’Unione, sarà istituita la Conferenza degli Assessori: tale organismo ha una valenza propulsiva e consultiva per la gestione delle funzioni. «Unione non è fusione» precisa Comincini. «Ogni Comune continuerà a esistere e a mantenere le proprie funzioni e identità». «Per noi del Partito democratico di Cernusco si tratta di un importante traguardo di buona politica» commenta Daniele Pozzi, segretario dei democratici locali «cui abbiamo lavorato con grande impegno».