2019-09-27

L’Accademia di Belle Arti di Brera sbarca a Segrate. Per la precisione a Cascina Ovi, dove martedì mattina è stata firmata una convenzione che prevede la concessione di alcuni locali per un periodo di 9 anni. Sicuramente un accordo di grande prestigio per la città, come hanno tenuto a sottolineare tutti i presenti. A partire da Gianluca Poldi, assessore alla Cultura: «È emozionante per me pensare che ridaremo vita a questo storico luogo, facendo cultura. Peraltro, per l’Accademia, questo non è il primo insediamento sul nostro territorio, visto che al parco dell’Idroscalo sono già presenti alcune sculture realizzate proprio da artisti di Brera». Anche il sindaco Paolo Micheli saluta con orgoglio l’arrivo dell’Accademia in città: «Quando Poldi mi ha detto di essere stato contattato dai vertici di Brera ho vissuto un sentimento a metà tra euforia e incredulità. Se una delle istituzioni italiane di maggiore prestigio decide di aprire una sede da noi, questo non può che essere motivo d’orgoglio per tutti. Grazie per aver scommesso sulla nostra città. La vostra presenza ci spronerà a cercare sempre maggiori eccellenze da portare sul territorio. Mi auguro che questa cooperazione temporanea possa far nascere il concetto di famiglia». La collaborazione tra Accademia e Comune di Segrate nasce con l’obiettivo di diffondere la conoscenza delle arti visive e performative nel territorio, favorendo la diffusione dello sviluppo della cultura, della produzione e della ricerca artistica libera e avanzata. Volontà dell’Accademia è quella di realizzare un progetto complessivo, pluriennale e di consolidamento territoriale a beneficio di Segrate, realizzando non solo attività didattico-formative ma anche appuntamenti espositivi ed esperienze di studio. A Cascina Ovi verranno organizzati laboratori di ceramica, scultura, pittura e tanto altro. La struttura necessita ancora di qualche lavoro di adattamento, ma l’obiettivo è quello di portare gli studenti a Segrate già dal secondo semestre. «Perché abbiamo deciso di aprire una sede decentrata qui? Sicuramente perché gli spazi che abbiamo a Milano sono ormai troppo stretti per le nostre esigenze, inutile negarlo. Ma non è solo per questo. Abbiamo deciso di prendere contatti con Segrate perché bisogna uscire dai nostri storici palazzi e abbiamo il dovere morale di aprirci al territorio». Anche sul versante dell’Accademia di Belle Arti di Brera c’è grande soddisfazione per l’accordo raggiunto con Segrate. E la conferma arriva dalle parole di Livia Pomodoro, presidente dell’Accademia. «Concordo con il sindaco Micheli, quando parla di creare una famiglia, che deve essere appassionata di cultura. Non dobbiamo costituire un’èlite, bensì essere a disposizione di tutti. L’Accademia collabora già da tempo con il Comune di Milano, con la Regione e con numerose altre istituzioni pubbliche di alta formazione. Siamo, quindi, davanti a un lavoro in marcia, finalizzato a colmare il grande deficit che caratterizza la società odierna e ad aprire le porte a tutti. Una scommessa forte, che facciamo perché abbiamo il dovere morale di rendere disponibile il nostro patrimonio a chiunque abbia il desiderio di accedervi. E Segrate è un ulteriore passo per vincerla».
Infine, anche il direttore dell’Accademia, Giovanni Iovane, ha voluto salutare positivamente questo accordo: «Sottolineo anch’io l’importanza della parola “famiglia”, nel senso di comunità e aggiungo quella di umanesimo, come connessione della mente a creare il futuro». Dopo la firma della concessione, il sindaco Micheli ha consegnato alla presidente dell’Accademia il mazzo di chiavi dei locali che saranno adibiti a laboratori. Un gesto simbolico, a suggellare questa unione che le parti sperano possa andare ben oltre i nove anni pattuiti nella convenzione.