Lui di Segrate, lei di Cologno Monzese. Quando i militari hanno chiesto se nascondessero qualcosa hanno negato, ma la successiva perquisizione ha fatto emergere vari tipi di sostanze stupefacenti, materiale per il confezionamento e perfino una macchina contasoldi

2015-11-13

Lui segratese 37enne già noto alle forze dell’ordine, lei 41 anni di Cologno Monzese, incensurata. Una coppia come tante altre che conviveva da un po’ di tempo a Segrate centro. E il loro appartamento è risultato essere un vero e proprio supermercato della droga. Cocaina, eroina, hashish e marijuana per un totale di circa sette chili, roba che sul mercato avrebbe fruttato oltre 20mila euro.
A mettere le manette ai polsi ai due sono stati i carabinieri della stazione di Muggiò, coadiuvati dalla compagnia di Desio agli ordini del capitano Mansueto Antonello Cosentino. La pista seguita dagli uomini dell’Arma è partita proprio seguendo le tracce del piccolo spaccio nel territorio di loro competenza. Alcuni pusher sono stati seguiti e successivamente messi sotto torchio, così come qualche tossico, fino a quando non sono spuntati i nomi del segratese e della donna colognese che a quanto pare rifornivano la droga a Muggiò, Desio, ma anche in altri piccoli Comuni della Brianza. Qualche pedinamento e lunedì mattina i militari hanno deciso di compiere il blitz. Si sono portati a Segrate e hanno bussato alla porta del piccolo appartamento della coppia, situato al primo piano e dotato di mansarda. A specifica domanda dei carabinieri se detenessero droga, la risposta è stata decisa: non avevano niente a che fare con i sospetti che li riguardavano. Peccato per loro che la successiva perquisizione abbia dato altri risultati. All’interno di un armadio del soggiorno, in una scatola di cartone sono stati trovati oltre 600 grammi di hashish in panetti e una busta di cellophane contenente 30 grammi di marjuana. Sempre nell’armadio, in un contenitore di ceramica venivano rinvenuti 60 grammi di cocaina, oltre a ben 4 bilancini, atti alla pesatura di precisione. Oramai la loro situazione era ampiamente compromessa.
Tuttavia le sorprese non sono finite lì. Una macchina contasoldi e un dispositivo per confezionare buste in plastica sottovuoto ha fatto intuire che potesse esserci altra merce sospetta. E così la perquisizione è proseguita in una scarpiera dove in una scatola è spuntata una busta di plastica con 500 grammi circa di eroina.
La “caccia al tesoro” è proseguita in mansarda con l’atto finale. Occultato dietro alcuni mobili c’era un borsone con 7 buste ognuna contenente un chilo  di marijuana. La successiva perquisizione corporale ha portato alla scoperta di 2mila euro in contanti che l’uomo non ha saputo giustificare la provenienza mentre la donna aveva in tasca una dose di cocaina. Trovati anche 14 telefonini, una serie di orologi di valore, considerati merce di scambio per avere la droga e ben 130 stecche di sigarette di provenienza furtiva. I due sono stati arrestati con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti a scopo di spaccio.