2015-12-18

Hanno preso proprio il treno per andare a Roma a discutere del futuro intermodale che dovrebbe sorgere alle spalle di Tregarezzo. Martedì mattina il sindaco Paolo Micheli e l’assessore al Territorio Roberto De Lotto hanno incontro Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi (Rete ferroviaria italiana), proprietaria dei binari e soprattutto dell’area intermodale di Redecesio, per avere un confronto franco e senza troppi giri di parole. Presenti anche i rappresentanti del Governo e di Ferrovie dello Stato.
«È stato un incontro che si era reso necessario» spiega il primo cittadino. «Lo definirei comunque interlocutorio. Abbiamo chiesto apertamente le reali intenzioni che hanno sull’area in questione. L’ingegner Gentile ha confermato che sono fortemente determinati ad aprire un intermodale. A quel punto noi abbiamo ribadito la nostra contrarietà come Comune di Segrate perché il peso sul nostro territorio sarebbe notevole e chiediamo rispetto. Ci siamo lasciati in maniera cordiale. Ora attendiamo le loro riflessioni sul nostro totale scetticismo. Credo che a breve ci faranno sapere qualcosa».
Micheli non lo dice apertamente, ma la partita resta comunque aperta. Che l’intermodale si farà pare oramai certo. Restano da capire i tempi. Perché il Comune può mettersi di traverso e rallentare il più possibile la sua nascita. Cosa che creerebbe non pochi disagi visto che a dicembre 2016 è prevista l’apertura dell’avveniristica galleria ferroviaria del San Gottardo e a quel punto l’intermodale a Segrate servirà eccome per fare arrivare i tanti treni che la percorreranno (si calcola che i convogli viaggeranno a tre minuti di distanza uno dall’altro). Gli effetti previsti saranno notevoli. Si parla di spostare su rotaia gran parte del traffico merci che oggi percorre nei due sensi la dorsale tra il Sud della Germania e il Nord dell’Italia. Transiteranno da 220 a 260 convogli merci, rispetto ai 140/160 attuali e la capacità annuale di trasporto merci passerà da 20 milioni di tonnellate a circa 50 milioni. «Siamo consapevoli che c’è una forte pressione da parte delle Ferrovie e del Governo a favore della nascita dell’intermodale, ma noi non possiamo essere la vittima sacrificale. Ora la palla passa a tavoli più tecnici». A questo punto lo scenario si apre a più ipotesi. Tra le tante che potrebbero avverarsi quella di un qualche scambio adeguato. Non è escluso che Rfi metta sul tavolo una serie di ghiotti vantaggi per il Comune di Segrate.