2022-12-16

Lunedì mattina Pioltello è stata svegliata dalle sirene della polizia di Stato. Dieci esponenti legati al mondo della ‘ndrangheta sono, infatti, finiti in manette con accuse pesantissime: associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, tentata estorsione, tentato omicidio, ricettazione, porto illegale di armi, furto aggravato, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, intestazione fittizia, usura e coercizione elettorale. E proprio quest’ultimo capo d’accusa, con il passare delle ore, ha inevitabilmente catalizzato l’attenzione dei pioltellesi e dei media. Mai come questa volta il condizionale è d’obbligo, ma da quanto è trapelato l’ex presidente del consiglio Marcello Menni e il candidato sindaco del centrodestra, Claudio Fina, avrebbero avuto dei contatti con alcune di queste persone durante la scorsa campagna elettorale per le amministrative. E avrebbero avuto rassicurazioni sul loro impegno per farli vincere. Uno scenario che sarebbe emerso da una serie di intercettazioni telefoniche e ambientali. È giusto anche ricordare che, al momento, non risulta alcun indagato nel mondo politico pioltellese, ma la notizia ha comunque avuto un rilievo notevole. Dalle forze politiche che avevano sostenuto Fina alle amministrative nessun comunicato congiunto. Solamente Polo per Pioltello e Fratelli d’Italia sono usciti con due note stampa, differenti tra loro. Sul versante della maggioranza, invece, a parlare è stato il sindaco Ivonne Cosciotti: «Che la ’ndrangheta abbia ormai radici profonde in Lombardia è una realtà non più discutibile. I dieci arresti successivi alle indagini ci amareggiano e ci feriscono. Questa, però, è anche la dimostrazione che lo Stato è presente attraverso il costante e delicato lavoro delle forze dell’ordine. Dal 2016 la mia amministrazione ha fatto tutti i passi necessari affinché trasparenza e legalità fossero alla base della sua azione. Leggere di incontri e pranzi in cui si prendono accordi con noti personaggi già condannati per ‘ndrangheta non può che lasciarci attoniti per la gravità del comportamento. La magistratura farà il suo corso. Ad ogni modo una cosa è certa: il 4 ottobre 2021 i pioltellesi hanno scelto la sottoscritta, che ha sempre messo al centro della sua azione politica la competenza, la trasparenza e la legalità».