2016-01-22

Ancora il progetto Cascina Boffalora al centro della politica segratese. E, tanto per cambiare, con una scia di polemiche. La scorsa settimana è stato notificato al Comune un ricorso al Tar presentato da parte dell’operatore Vegagest (anche per conto del Fondo Aster proprietario dell’area) contro la mancata approvazione della giunta a fine novembre del piano denominato “Milano 4 You” sull’area di Cascina Boffalora. E nel ricorso viene avanzata una richiesta di risarcimento danni per 70 milioni di euro. Notifica che nel pomeriggio di venerdì è stata così commentata dal sindaco Paolo Micheli: «Una richiesta stratosferica che va inquadrata in un’azione di pressione a tutto campo. Non è un caso che la notizia del ricorso e dell’istanza di danni fosse da settimane di dominio pubblico proprio anche a seguito della diffusione di comunicazioni dell’opposizione cittadina, ben prima quindi che il ricorso ci venisse notificato. Si tratta quindi dell’ennesima azione politica e come tale la tratteremo. Dal punto di vista tecnico-amministrativo, il piano Milano 4 you, nonostante il suo rilevante impatto sulla città, non è mai stato sottoposto a valutazione ambientale, si basa su previsioni urbanistiche di oltre un decennio fa che hanno esaurito la loro efficacia programmatoria e sono inadeguate al momento attuale, e non si discosta da quello che in una decina d’anni ha dato luogo a fallimenti imprenditoriali con risvolti giudiziali che sono riemersi anche negli ultimi giorni. Sul nostro territorio c’è una disponibilità di circa un migliaio di appartamenti in vendita già realizzati o in costruzione ed è già prevista, essendo stata autorizzata dalla precedente amministrazione, l’edificazione del nuovo intervento residenziale di fronte a San Felice per circa 3.000 nuovi abitanti. Tutte queste considerazioni hanno indotto la giunta a ritenere ragionevole e indispensabile sottoporre “Milano 4 you” a preliminare valutazione ambientale, anche nell’ambito della variante al Pgt già avviata. Non vogliamo assistere a un nuovo fallimento imprenditoriale che lasci il territorio devastato e ancora una volta gli attuali residenti senza adeguati servizi». A sentirsi tirato in causa è il Movimento Cinque Stelle che qualche ora prima aveva presentato un’interrogazione per chiedere se corrispondesse al vero la voce che ci fosse una richiesta di risarcimento danni da parte di Vegagest e se, nel caso di condanna, il Comune rischierebbe o meno di incorrere nel fallimento. «Ci fanno passare per i cattivi di turno» spiegano dal Movimento, «ma noi combattiamo solo per la trasparenza. Se non fosse stato per la nostra interrogazione probabilmente dal Comune non avrebbero informato i cittadini dell’esistenza di un atto di citazione del valore di milioni di euro. Ora vorremmo sapere da quanto tempo loro sapevano».