2016-09-09

Per una settimana hanno preparato colazione, pranzo e cena per gli ospiti del campo della frazione di San Cipriano ad Amatrice. E si sono presi cura di chi, nella notte del 24 agosto, ha perso tutto. Lorenzo Archenti e Giuseppe, che preferisce non dire il suo cognome, «perché la pubblicità non mi è mai piaciuta», sono i due volontari dell’Avis di Cologno partiti il 26 agosto con il contingente Anpas Lombardia. «È stata un’esperienza faticosa» dice Lorenzo «ma non ci sono parole per descrivere le emozioni e le sensazioni provate. In cucina, dove siamo rimasti sempre perché preparare i pasti era il nostro compito, eravamo un gruppo coeso. Tutti lì con un solo obiettivo: aiutare, portare un pizzico di benessere, anche con un buon pranzo, far nascere un piccolo sorriso in chi stava soffrendo. Quando riesci a suscitare quel sorriso ti si riempie il cuore». Aggiunge Giuseppe, che nella sua esperienza di volontario, iniziata nel 1969, è già stato all’Aquila e in Emilia Romagna: «400 persone contavano su di noi; persone sfiduciate, che in 140 secondi hanno visto la loro vita cambiare per sempre. Quando sei lì, ti concentri su quello che devi fare e, se qualcuno ha voglia di raccontarsi, lo ascolti in silenzio».
Luca Puleo, presidente Avis, spiega: «La macchina dell’emergenza italiana è ben organizzata. L’invio di nostri uomini è subordinato alle richieste effettuate a livello nazionale. E noi siamo sempre pronti a rispondere».
Denise Silivestro