2016-10-07

Non è una determina qualsiasi la numero 589, pubblicata nei giorni scorsi sull’albo pretorio del Comune di Peschiera Borromeo. Già, perché si tratta di un atto che non si ricorda abbia precedenti: il licenziamento con decorrenza immediata per D.G., dipendente comunale che nel febbraio 2014 finì sotto inchiesta da parte della guardia di finanza. La decisione è stata presa dalla commissione disciplinare interna, formata dal segretario comunale, dal responsabile finanziario e dal responsabile del personale, istituita nel periodo in cui il Comune era gestito dal commissario prefettizio. La comunicazione alla diretta interessata è stata notificata lo scorso 15 settembre e parla di “licenziamento immediato senza preavviso”. A quanto pare per la commissione le sue responsabilità, che nel frattempo sono state giudicate in primo e in secondo grado, sono tali da giustificarne l’allontanamento dal Comune. All’epoca dei fatti a D.G. furono concessi gli arresti domiciliari. Nei suoi confronti, tre i capi di imputazione: turbativa d’asta, truffa aggravata e abuso d’ufficio. Condannata in primo grado a 2 anni e 5 mesi, si era vista poi assolta in Appello per i primi due reati mentre per il terzo era stato confermato un anno di reclusione, con la condizionale, e il risarcimento di 1000 euro al Comune che si era costituito parte civile.