2016-10-14

Martedì mattina è stato firmato il protocollo operativo che ufficializza la nascita del primo Controllo del vicinato a Segrate. Precisamente al Villaggio dei Mulini. A mettere in calce il proprio nome sul documento il comandante della polizia locale, Lorenzo Giona, e il coordinatore del progetto Arturo Fusetti. Prende così il via quella che Giona ha sintetizzato come «una forma coordinata di intervento». Chiariamo subito: niente a che fare con le ronde. Qui nessuno va in strada con torcia e fischietto. Molto più semplicemente 50 famiglie del quartiere, con un forte senso di aggregazione, ha formato 5 gruppi con altrettanti coordinatori pronti a interfacciarsi con la polizia locale nel caso si notino situazioni anomale nel rione. «Noi non vogliamo catturare nessuno, ma semplicemente fare in modo che i malintenzionati vadano da un’altra parte» spiega Fusetti. In questi giorni nel quartiere sono stati installati dei cartelli con un logo raffigurante una famiglia accanto a un vigile e con la scritta “Controllo di vicinato”, con il preciso scopo di fare da deterrente. «È un nuovo modo di fare sicurezza» prosegue il comandante dei ghisa, «attraverso la presenza dei cittadini. In pratica quello che dovrebbe fare una telecamera lo farà l’occhio umano. Un servizio utile che ci permette di controllare la zona e avere un referente con con cui dialogare». Anche il sindaco Paolo Micheli si è detto soddisfatto del progetto che parte in via sperimentale e che potrebbe in seguito svilupparsi anche in altri quartieri. «Nel Villaggio dei Mulini dove vivo da poco» afferma il primo cittadino «ho scoperto un forte senso della comunità. In maniera spontanea esisteva una rete tra i residenti legata al classico whatsapp per condividere la vita del rione. Con questo protocollo andiamo a ufficializzare qualcosa che di fatto già ha radici solide».